Il tecnico dei biancocelesti Maurizio Sarri di fronte ad un bivio: in vista di Lazio-Verona confermare la stessa formazione che è stata sconfitta a Como o rivoluzionarla? Pronti almeno cinque cambi
Confermare la formazione uscita sconfitta dalla trasferta di Como, o effettuare una vera e propria rivoluzione? Maurizio Sarri è tentato. Da una parte la voglia di cambiare e cercare di trovare delle soluzioni alternative; dall’altra l’idea di rilanciare gli stessi calciatori che hanno fallito il match d’esordio. Contro il Verona il tecnico ha davanti a se due strade: la più semplice porta alla conferma dell’assetto tattico e dei calciatori visti a Como (con al massimo un paio di cambiamenti); l’altra, a modificare assetto e uomini.

Sarri, conscio dell’impossibilità di fare mercato e delle difficoltà nelle qauli è stato costretto a lavorare, ha sempre difeso la squadra: se in passato (almeno a parole) tendeva a sminuire il valore della sua rosa (negli anni in cui allenava Immobile, Luis Alberto, Felipe Anderson e Milinkovic parlava di una lotta per il quarto posto come di un miracolo), oggi fa esattamente il contrario: mai una critica, mai una dichiarazione che lasciasse intendere che la rosa a sua disposizione non lo soddisfa. Sarri ha difeso il suo gruppo: lo ha protetto e in questi giorni sta provando a spronarlo.
Lazio-Verona, le due possibili soluzioni per Sarri
Un particolare che lascerebbe intendere una volontà precisa: evitare delle rivoluzioni o delle bocciature preventive. Sa che questa sarà la squadra che allenerà almeno fino a gennaio (o per tutta la stagione, qualora non arrivassero novità significative dalla prossima trimestrale) e non ha nessuna intenzione di lasciare qualcuno indietro. Se prevarrà l’idea conservativa, è probabile che contro il Verona (domenica prossima allo stadio Olimpico), confermerà gran parte dell’assetto visto a Como: le uniche novità potrebbero essere i ritorni in squadra di Marusic (per Lazzari) e Rovella (destinato a partire dal primo minuto al posto di Cataldi).

Ma esiste anche un’altra ipotesi: nei minuti finali di Como – Lazio, Sarri ha provato ad inserire Dia alle spalle di Castellanos, riproponendo uno schema particolarmente caro a Baroni. I biancocelesti hanno terminato la gara con il 4-2-3-1: un modulo che potrebbe essere rilanciato anche contro i gialloblù. Una soluzione che comporterebbe numerosi cambiamenti: a rischiare sarebbero infatti almeno in cinque: Marusic e Pellegrini potrebbero essere preferiti a Lazzari e Nuno Tavares; i due terzini (con una squadra decisamente sbilanciata), potrebbero regalare maggiore copertura e protezione.
A centrocampo sarebbero esclusi Cataldi e Dele Bashiru: la coppia centrale comprenderebbe la presenza di Rovella e Guendouzi. I tre trequartisti potrebbero essere Pedro (che insidia Cancellieri), Dia e Zaccagni, chiamati a muoversi dietro Taty Castellanos. Nel caso in cui Sarri optasse per una Lazio rivoluzionaria, rischierebbero il posto Lazzari, Nuno Tavares, Cataldi, Dele Bashiru e Cancellieri. Il tecnico opterà per questa scelta inedita o continuerà a confermare uomini e schemi provati nel corso dell’estate?