Vecino tenta il rientro in gruppo a Formello: contro il Verona può esserci. Belahyane recuperato, Isaksen e Patric solo dopo la sosta
Oggi potrebbe essere il giorno della verità per Matías Vecino. L’uruguaiano, fermato da un problema muscolare che gli ha impedito di prendere parte alla trasferta di Como, proverà nel pomeriggio a tornare ad allenarsi in gruppo a Formello. Come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, sarà un vero e proprio test per capire se potrà essere arruolabile in vista della sfida di sabato sera all’Olimpico contro il Verona (calcio d’inizio alle 20.45).

Nella giornata di ieri non ha preso parte né alla seduta mattutina né a quella pomeridiana. Una scelta dettata dalla prudenza: lo staff medico biancoceleste non vuole correre rischi, preferisce evitare di forzare i tempi e incappare in una ricaduta. L’esperienza dello scorso anno, con un rientro troppo veloce pagato a caro prezzo, resta un monito chiaro.
Questa volta l’obiettivo è preservarlo. Dal punto di vista clinico, però, le indicazioni sono incoraggianti. L’affaticamento muscolare sembra essere stato assorbito e adesso tutto dipenderà dalle sensazioni dirette del giocatore. Nel pomeriggio Vecino proverà a lavorare regolarmente con i compagni: se l’esito sarà positivo, ci saranno concrete possibilità di rivederlo tra i convocati per la sfida con l’Hellas.
In ogni caso, lo staff medico e tecnico continuerà a monitorarne la condizione giorno per giorno. La parola d’ordine resta gradualità: la Lazio non può privarsi troppo a lungo della sua esperienza e solidità, ma al tempo stesso non può permettersi di perderlo di nuovo.
La situazione dell’infermeria e le convocazioni dei nazionali
Per Sarri, rimettere Vecino al centro del progetto sarebbe una risorsa preziosa, soprattutto in un momento in cui Dele-Bashiru non ha ancora pienamente assimilato i meccanismi da mezzala sinistra. L’uruguaiano, con la sua capacità di dettare i tempi, coprire il campo e inserirsi senza palla, garantirebbe un apporto fondamentale.

Intanto, Reda Belahyane si è completamente ristabilito: a Como era già tornato in panchina e contro il Verona sarà a tutti gli effetti una pedina in più nelle rotazioni. Per Patric e Isaksen, invece, la tabella di marcia resta invariata: entrambi lavorano ancora a parte e torneranno soltanto dopo la sosta di settembre. Lo spagnolo sta recuperando dallo stiramento muscolare, mentre il danese è ancora alle prese con i postumi della mononucleosi.
Sul fronte delle convocazioni, Mattéo Guendouzi non è stato chiamato da Deschamps per i prossimi impegni della Francia e rimarrà a Formello durante la sosta. Restano fuori anche Isaksen (dalla Danimarca maggiore e Under 21) e Provstgaard.
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Al contrario, hanno già ricevuto la chiamata Christos Mandas con la Grecia e Adam Marusic con il Montenegro. Dele-Bashiru è stato invece inserito nella lista provvisoria di 31 nomi della Nigeria: per l’ufficialità definitiva bisognerà attendere i tagli che precedono la convocazione ufficiale.