Il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri prova a capire su quali calciatori potrà puntare in vista della trasferta sul campo del Sassuolo, che ci sarà alla ripresa del campionato
La convincente prestazione ed il risultato ottenuto contro il Verona, hanno rasserenato l’atmosfera all’interno del quartier generale biancoceleste. Maurizio Sarri è rimasto soddisfatto dalla prova dei suoi calciatori ed ha dimenticato (almeno per una notte) le delusioni successive alla sfida di Como. La Lazio è ripartita. Ora dovrà continuare a seguire questo trend anche alla ripresa del campionato.

La trasferta sul campo del Sassuolo, rappresenterà subito un bel banco di prova. Contro un’avversaria delusa dale prime due giornate di campionato (nelle quali ha ottenuto due sconfitte), i biancocelesti cercheranno nuove risposte. Sarri conta di recuperare alcuni calciatori che erano rimasti ai box nelle prime due gare di campionato. Il suo obiettivo è di confermare gran parte del gruppo che ha sconfitto il Verona, migliorando la qualità della squadra grazie all’esperienza e alla qualità che i due nuovi innesti saranno in grado di regalare.
Rispetto alle sfide con il Como di Fabregas e i gialloblù di Zanetti, il Comandante potrà contare sicuramente su due recuperi importanti: calciatori che conoscono alla perfezione i suoi schemi e che cercheranno di mettersi immediatamente a disposizione del tecnico. Un rinforzo per il reparto arretrato e uno per il centrocampo.
Sarri recupera Romagnoli e Vecino
Alessio Romagnoli ha scontato le due giornate di squalifica che gli erano state affibiate dal Giudice sportivo dopo l’espulsione nell’ultima gara dello scorso campionato contro il Lecce. Il centrale di Anzio tornerà a guidare la difesa e metterà a disposizione della squadra tutta la sua esperienza. E’ reduce da un’ottima stagione e per Sarri rappresenta un punto di riferimento fondamentale: l’uomo chiamato a guidare la difesa e a chiamare i movimenti dell’intero reparto.

Insieme a Romagnoli, tornerà anche Vecino. Uno dei calciatori che più conoscono gli schemi di Sarri, avendo lavorato alle dipendenze del tecnico toscano all’Empoli e nella sua prima esperienza sulla panchina della Lazio. Vecino si è fermato intorno al nove agosto: ha saltato un mese (le ultime due amichevoli estive e le prime due gare di campionato) e scalpita. In un reparto dove Dele Bashiru fatica ad emergere, l’uruguaiano sarà una pedina fondamentale per il tecnico della Lazio.
Chi non riuscirà a recuperare?
Discorso inverso per Patric e Isaksen. Lo spagnolo e il danese difficilmente saranno della gara. Entrambi erano presenti domenica sera allo stadio Olimpico per sostenere i propri compagni e stanno completando il loro processo riabilitativo. Ma la loro presenza a Reggio Emilia è quasi impossibile da pronosticare. Hanno entrambi saltato quasi tutto il ritiro pre campionato: non hanno disputato neanche una gara amichevole e necessitano di maggior tempo per tornare in condizione.

Isaksen proverà a forzare per andare in panchina, ma ad oggi la data del suo rientro in campo rappresenta un mistero. La buona notizia è che si è negativizzato completamente dalla mononucleosi: ora andrà ricondizionato dal punto di vista atletico. Come Patric, che non gioca una gara da febbraio. Prima l’intervento chirurgico alla caviglia, poi il lento recupero e infine (quando le cose sembravano destinate al meglio), il nuovo stop. Lo spagnolo non si è ancora rivisto sul campo di allenamento. Difficile fare previsioni sul suo ritorno a pieno regime.