Iniziato un vero e proprio conto alla rovescia che si annuncia decisivo per il presente ed il futuro del club. Lotito è di fronte ad un bivio decisivo
Un conto alla rovescia decisivo per il presente e per il futuro. Un countdown destinato a regalare certezze e sensazioni più chiare sul ruolo della Lazio e sul destino del patron biancoceleste. Claudio Lotio sta per lasciare la residenza estiva di Cortina e tornerà nella capitale. Manca meno di un mese ad un appuntamento fondamentale per il presente ed il futuro del club biancocelste. Che delineerà gran parte delle strategia attuali e future della società biancoceleste. Mentre a Formello Maurizio Sarri sta preparando la trasferta sul campo del Sassuolo, valida per la terza giornata di campionato, un appuntamento che si annuncia fondamentale dopo il pesante ko di Como e la bella vittoria casalinga con il Verona, il club è chiamato a dare delle risposte fondamentali. Dalle quali dipenderanno gran parte del presente e del futuro della società.

Tra meno di un mese il club ed il presidente Lotito si troveranno di fronte ad un vero e proprio bivio; dal quale emergerà la verità sulle ambizioni e sulle prospettive della squadra biancoceleste. In estate il club è rimasto fermo sul mercato; bloccato dalla Covisoc per aver sforato tre parametri fonamentali (indice di liquidità, indebitamento generale e costo del lavoro). Una situazione che ha portato il tecnico Maurizio Sarri a fare i conti con l’immobilismo totale in sede di campagna acquisti.
Lotito, mercato bloccato e prospettive future: la situazione
La Lazio è stato l’unico club italiano a non aver potuto portare a termine neanche un’operazione in entrata. Il tecnico è stato costretto a lavorare con la stessa rosa dello scorso anno: nessun rinforzo, nessun volto nuovo (a parte i rientri di Cataldi e Cancellieri dai rispettivi prestiti a Fiorentina e Parma). Il tecnico spera di poter tornare a smuovere il mercato a gennaio. Per capire se la Lazio riuscirà a concludere delle operazioni in entrata, bisognerà attendere meno di un mese. La nuova commissione che prenderà il posto della Covisoc, e che sarà chiamata ad analizzare i conti dei club di serie A (e che dovrà sentenziare sul futuro della Lazio), darà la sua sentenza definitiva sulla base della situazione contabile della Lazio al prossimo trenta settembre.

Questo vuol dire che Lotito ha a disposizione meno di un mese (lunedì, al termine di questo week end saranno ventidue giorni) per provare a risolvere la situazione e a fare quello che in tre mesi, la Lazio non è stata in grado di realizzare. Il club non ha abbattuto i costi (il monte ingaggi è rimasto lo stesso: nessun accordo per spalmare gli ingaggi più onerosi o cessioni di calciatori che avevano emolumenti alti) e non ha aumentato i ricavi (nessun contratto di sponsorizzazione, nessuna richiesta di fideiussione o aumenti di capitale); neanche dal mercato sono arrivate novità importanti. Oltre a Tchaouna (venduto al Burnley per quindici milioni di euro) non ci sono stati colpi in uscita tali da consentire alla società di poter immaginare ad un incremento sostanziale delle entrate.
Cosa potrà fare il presidente della Lazio per sbloccare la situazione in 22 giorni?
Cosa potrà fare Lotito in questi ventidue giorni? Quali operazioni riuscirà a chiudere? Impossibile pensare a nuove cessioni, che si potrebbero poi concretizzare solo nei Paesi dove il mercato è ancora aperto: i calciatori fuori dalla lista (Basic e Gigot) non garantirebbero introiti significativi e i big non sono in vendita (sarebbe impossibile sostituirli). L’unica operazione fattibile, sarebbe legata alla sponsorizzazione. Lotito dovrebe chiudere un accordo con un nuovo sponsor, pronto ad anticipare anche le cifre degli anni successivi. In modo da poter permettere al club di ripianare la situazione.

Ma lo scenario sembra davvero complicato. Lotito ha a sua disposizione meno di un mese per risolvere il problema. Altrimenti la Lazio resterà in una sorta di limbo: con la situazione attuale il club potrà solo operare a costo zero. Concludere acquisti solo dopo aver completato cessioni; e per una cifra non superiore a quella incassata. Dopo un’estate del genere, dopo l’onta di una sanzione mai vista e dopo aver costretto il nuovo tecnico a lavorare senza acquisti, tutti si meriterebbero uno scenario decisamente diverso.