Nicolò Rovella sarà costretto a saltare la trasferta sul campo del Sassuolo. I numeri, quando non gioca dal primo minuto, sono preoccupanti. Sarri è avvisato…
Nicolò Rovella rischia seriamente di saltare la trasferta sul campo del Sassuolo, gara valida per la terza giornata di serie A. Il centrocampista della Lazio e della Nazionale è rimasto fermo per un affaticamento muscolare. Un problema che è sorto nel corso degli allenamenti con l’Italia e che non gli ha permesso di scendere in campo nella doppia sfida che ha visto protagonisti gli azzurri contro Estonia e Israele. Una volta tornato a Formello, Rovella non si è mai allenato con il resto dei compagni.

Ha saltato la seduta di martedì (la prima della settimana) e quella di oggi. Lo staff medico non vuole rischiare. Preferisce evitare sforzi e pericoli. Il centrocampista biancoceleste è destinato a restare a riposo nel match del Mapei Stadium e cercherà di recuperare in vista del derby con la Roma: match in programma il ventuno settembre allo stadio Olimpico. Per Sarri si tratta di una brutta notizia. Rovella è un elemento imprescindibile per la squadra: il metronomo della Lazio e il giocatore capace di percorrere più chilometri nel corso delle varie gare.
Rovella, solo due volte la Lazio ha vinto senza di lui
Contro il Verona, nella sfida che ha preceduto la sosta del campionato, è stato uno dei migliori: ha propiziato la rete di Guendouzi (suo il lancio che ha smarcato Castellanos in area), quella del centravanti argentino e con una gran verticalizzazione, aveva messo Cancellieri davanti alla porta: “Quando farà tutto quello che ha fatto con un tocco in meno, sarò ancora più contento”, ha detto Sarri al termine della sfida. La sua assenza nella sfida con il Sassuolo rischia di pesare. E molto.

Quando Rovella non è della partita, la Lazio fatica a creare gioco e a imporsi. I numeri sono eloquenti. Tra lo scorso campionato e l’inizio della nuova stagione, il centrocampista lombardo non è partito dal primo minuto in otto occasioni. Di queste otto gare, la squadra biancoceleste è riuscita a vincerne solo due: a Como (in modo netto, con un eloquente 5-1) e a Napoli (in quell’occasione i biancocelesti si imposero 1-0 con rete di Isaksen). Nel resto delle gare in cui Baroni e Sarri non lo hanno lanciato nell’undici titolare, la Lazio ha collezionato quattro sconfitte e due pareggi.
Quando non gioca Rovella, la Lazio trema: lo dicono i numeri
Rovella saltò la trasferta di Udine della seconda giornata dello scorso campionato: gara che terminò con il successo dei fiulani per 2-1. Stesso risultato a Firenze: Baroni gli preferì Castrovilli (provato addirittura in regia): la Lazio uscì sconfitta dal Franchi per 2-1 (Rovella entrò solo a venti minuti dalla fine). Anche nella gara di ritorno con i viola, Baroni lo lasciò in panchina, per poi inserirlo nella ripresa a risultato compromesso (Rovella entrò con la Lazio sotto di due gol). L’ultima sconfitta è arrivata a Como, nella prima giornata di questo campionato. Il mediano biancoceleste lasciò il ritiro per assistere al parto della moglie; Sarri lo lasciò in panchina, sostituendolo con Cataldi. Quando lo chiamò in campo, la Lazio era già sul 2-0 a sfavore.

Due i pareggi: 0-0 a Venezia e 1-1 nella sfida casalinga contro l’Udinese: entrambi gli incontri si disputarono nel girone di ritorno dello scorso campionato. La media punti della Lazio senza Rovella è decisamente bassa: otto punti in otto gare, media di un punto a partita. Quando il mediano biancoceleste parte dal primo minuto, la media raddoppia e sfiora i due punti a partita (1,88). Rovella è fondamentale per i meccanismi della Lazio. Sarri si augura che la sua assenza non pesi più del dovuto a Reggio Emilia.