Sassuolo-Lazio, Sarri lascia il Mapei Stadium: tra meno di 24 ore dirà tutto

Il tecnico, amareggiato e furioso se ne va per problemi personali. Il suo vice: “Se giochiamo senza ritmo…”

L’ennesima brutta figura. L’ennesima partita dove la Lazio resiste fino a un certo punto, poi subisce il gol e non riesce a riprendere la gara e soprattutto a riprendersi. L’ennesima situazione dove una squadra, quella biancoceleste, come è successo a Como, gioca senza mordente e carattere. Rispetto alla prima giornata, dove i biancocelesti hanno subito la veemenza dei comaschi, a Reggio Emilia contro il Sassuolo è stata meno peggio per score ma anche perché la formazione di Fabio Grosso è nettamente inferiore a quella di Fabregas. La Lazio dava la sensazione di poter avere il controllo, almeno nel primo tempo, ma senza avere quel briciolo di convinzione in più che servisse per affondare il colpo ed essere decisiva. E’ stato questo quello che ha amareggiato di più il tecnico Maurizio Sarri che a fine gara non ha parlato anzi, ha lasciato lo stadio per motivi personali ed è tornato a casa.

Maurizio Sarri durante la gara col Sassuolo
Sassuolo-Lazio, Sarri lascia il Mapei Stadium: tra meno di 24 ore dirà tutto (Ansa Foto) Lalazio.com

Una situazione non facile per il tecnico che probabilmente a fine gara aveva la testa occupata da altre cose, tanto che la società ha emanato un comunicato dove ha spiegato che Maurizio Sarri “ha lasciato lo stadio per motivi famigliari”. E’ accaduto qualcosa in famiglia che l’ha preoccupato, ma è anche successo in campo qualcosa che l’ha forse destabilizzato e che probabilmente non si aspettava. Al di là dei problemi personali, l’allenatore credeva di poter incidere di più o quanto meno molti di più almeno fino a questo punto della stagione ma così non sembra essere. E potrebbe anche fare delle riflessioni da qui a dopo il derby se non dovesse riscontrare una reazione degna di nota.

Sarri parlerà alla radio ufficiale: tanta amarezza

Maurizio Sarri comunque spiegherà il suo punto di vista alla radio ufficiale, parlando della gara e di quello che accadrà domenica contro la Roma. Il suo vice Marco Ianni ha tentato di spiegare la situazione anche quella relativa al suo capo allenatore che a fine partita ha lasciato lo stadio per motivi famigliari come ha comunicato la Lazio: “Nel primo tempo la squadra era anche padrona del campo, ma era troppo lenta e il coraggio rientra in una di quelle qualità da tirare fuori quando vuoi vincere le partite. A volte diamo la sensazione di essere ordinati, stare bene in campo ma poi non tiriamo in porta. Nel secondo tempo abbiamo avuto l’occasione di Zaccagni, ma è troppo poco per vincere la partita”.

Sassuolo Lazio, un'altra pagina nera dei biancocelesti
Sarri parlerà alla radio ufficiale: tanta amarezza (Ansa Foto) Lalazio.com

Tanti si chiedono se la situazione societaria possa influire e possa creare tanta incertezza tra i giocatori, ma per Ianni non è questo il problema e approfondisce l’argomento: “Io non credo che la situazione societaria possa incidere. Se dovesse incidere sarebbe grave. Siamo professionisti e rappresentiamo una maglia prestigiosissima e non possiamo crearci alibi. La sensazione che avevo è che accettavamo il ritmo della partita senza arrivare a nulla. Se non alziamo l’intensità non c’è una grande differenza tecnica. Noi dobbiamo giocare con grande intensità e allora escono fuori delle differenze. La situazione del mercato è successa, è stata accettata e dobbiamo andare oltre”. E sul derby con la Roma, il vice di Maurizio Sarri ha un’idea ben precisa e afferma che non sarà una gara normale ma una “partita spartiacque“, per poi spingere e spiegare che la si deve vedere come “un’opportunità. Se la vediamo come un’opportunità può portare energia positiva, che poi ti porta coraggio per fare giocate che altrimenti non fai.

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