I numeri del reparto offensivo della Lazio sono negativi. Nelle prime due trasferte la squadra di Sarri ha creato pochissime occasioji da gol. Il confronto con quello che accadeva lo scorso anno è impietoso
Due sconfitte nelle prime tre giornate di campionato; due battute d’arresto nelle prime due sfide in trasferta di questa stagione. La Lazio di Maurizio Sarri è partita con il piede sbagliato: soprattutto nelle gare disputate lontano dallo stadio Olimpico. I biancocelesti, dopo il ko di Como, non sono riusciti ad evitare la sconfitta anche nella trasferta del Mapei Stadium contro il Sassuolo. Una sfida nella quale è emersa in modo inequivocabile, la difficoltà della squadra nel creare occasioni da gol e provare a sfruttare il palleggio e il possesso palla.

Cosa è successo all’attacco della Lazio? Perchè un reparto che lo scorso anno (pur senza un bomber da venti gol a stagione) aveva chiuso la stagione con numeri più che soddisfacenti (quarto miglior attacco di tutto il campionato), in questa prima parte di stagione fatica così tanto a creare occasioni? I numeri sono piuttosto eloquenti. Nelle prime due gare in trasferta, la Lazio ha tirato con il contagocce: un solo tiro in porta a Como e solo tre conclusioni verso lo specchio della porta del Sassuolo nella terza giornata. Dati che impongono una riflessione.
Il confronto con le prime due sconfitte in trasferta dello scorso anno
E ai quali si possono aggiungere anche i numeri delle conclusioni effettuate e che sono terminate fuori dallo specchio. Tre, quelle a Como e cinque contro il Sassuolo. In due gare la Lazio ha tentato la miseria di dodici conclusioni totali, delle quali solo quattro che hanno portato il portiere avversario ad effettuare una parata. Un dato decisamente negativo. Per provare a spiegare la differenza con lo scorso anno, basta prendere i dati delle prime due sconfitte in trasferta della Lazio di Marco Baroni. Alla seconda giornata i biancocelesti caddero a Udine, sotto i colpi dei friulani: la sfida terminò 2-1 per i bianconeri, ma nei novanta minuti la Lazio tentò la bellezza di cinque tiri in porta e altri dieci terminati fuori dallo specchio. Alla quinta giornata la Lazio crollò a Firenze, sconfitta dai viola 2-1: al termine dei novanta minuti, i biancocelesti collezionarono però sei tiri in porta e sette, terminati sul fondo.
Le prime due sconfitte in trasferta di Sarri
- Tiri in porta: 4
- Tiri fuori dallo specchio: 8
Le prime due sconfitte in trasferta di Baroni
- Tiri in porta: 11
- Tiri fuori dallo specchio: 17

Qual è il motivo che ha portato a questo netto ed evidente passo indietro della Lazio nella costruzione del gioco offensivo? Sarri ha provato a spiegare la differenza parlando di mancanza di ritmo. I suoi giocatori stanno provando a memorizzare alcuni meccanismi di gioco, che al momento non risultano essere automatici. “Spero che quando questi meccanismi saranno fatti in default, senza aver bisogno di pensare, non ci sarà bisogno di perdere tempo e la velocità aumenterà”. Se lo augurano anche tutti i tifosi della Lazio.