Come stanno Rovella e Castellanos? Potranno recuperare in tempo per la sfida contro la Roma in programma domenica prossima? Ecco le ultime dall’infermeria
Una scelta che fa discutere. Una decisione che rischia di costare cara. Nicolò Rovella è stato rischiato al Mapei Stadium, ed ha lasciato il campo dopo circa trenta minuti. Le sue condizioni preoccupano: per il presente (domenica prossima allo stadio Olimpico la Lazio giocherà il derby) e per il futuro. Alle sue problematiche si aggiungono quelle di Taty Castellanos, che ieri ha terminato la sua gara con la borsa del ghiaccio sulla coscia sinistra. Quali sono le loro condizioni? Chi potrà recuperare per il derby?

Due problemi seri, che rischiano di condizionare la preparazione della stracittadina: due infortuni che andranno valutati con attenzione, ma frutto di situazioni completamente diverse. Se il problema occorso a Taty Castellanos era impronosticabile alla vigilia (in settimana l’argentino aveva lavorato bene, senza dare alcun segnale), su Rovella, c’erano stati dei segnali. Che forse sono stati sottovalutati.
Sarri e la strana gestione di Rovella: prima l’allarme, poi la maglia da titolare a Reggio Emilia
Sarri, alla vigilia della trasferta al Mapei Stadium, aveva accusato (più o meno velatamente) lo staff tecnico e medico della Nazionale, parlando di sottovalutazione del problema riscontrato dal regista biancoceleste. Rovella, che aveva accusato un fastidio all’adduttore, era stato comunque convocato per la sfida contro Israele. Era andato in panchina e si era scaldato, nonostante non fosse al cento per cento. “Il suo problema forse è stato sottovalutato, sennò l’avrebbero fatto rientrare a Formello. Non vedo altre motivazioni, poi se si entra nei meandri non so che dirvi, perché non ho conoscenze dirette. Per esperienza dico che tornano disintegrati”.

Rovella era tornato martedì a Formello: fino a venerdì non si è mai allenato con il gruppo: solo alla vigilia della partenza per Reggio Emilia, è stato provato sul campo. Il tecnico ha provato a forzare il suo rientro, spingendo per il suo utilizzo e ripetendo (con il senno di poi) la stessa sottovalutazione del problema che aveva attribuito a Gattuso e al suo staff. Il risultato è stato eloquente: il calciatore (che tra l’altro ha anche subito un duro pestone da Vranckx), ha alzato bandiera bianca dopo quaranta minuti. Nei quali non si era risparmiato: quando ha abbandonato il terreno di gioco, era stato il calciatore che aveva percorso più chilometri in campo.
Castellanos, Vecino, Lazzari e Isaksen: chi potrà giocare titolare contro la Roma?
Era proprio necessario utilizzarlo dal primo minuto e chiedergli quel tipo di prestazione e sacrificio? Lo stop gli permetterà di recuperare in vista del derby? Ieri il vice allenatore biancoceleste ha dispensato ottimismo, parlando di uno stop fatto in anticipo e che ha permesso di evitare danni più gravi. Rovella sarà a riposo oggi (giornata di scarico a Formello) e domani (previsto un giorno di stop). Tra martedì e mercoledì le sue condizioni verranno valutate e si capirà l’entità del suo problema fisico. Ad oggi è fortemente in dubbio per la sfida con la Roma. Come Castellanos, che ieri ha terminato in anticipo la sfida del Mapei Stadium. Per l’argentino si tratta di un affaticamento muscolare. Dopo il riposo di domani, se ne saprà di più.

I due calciatori restano in dubbio, come Vecino e Lazzari. L’uruguaiano si era allenato quasi tutta la scorsa settimana, ma alla vigilia della trasferta di Reggio Emilia ha alzato bandiera bianca. “Ha fatto degli esami che hanno dato esito negativo, ma poi il campo ha detto altro. Non è ancora a posto. Siamo ripartiti con un lavoro diverso, sperando che anche le sue sensazioni vadano a posto nella prossima settimana”, ha detto Sarri alla vigilia. La sua presenza in campo tra mercoledì e giovedì regalerà delle risposte. Più complicato invece pensare ad un recupero a pieno regime di Lazzari, che punta ad andare in panchina nella stracittadina. Isaksen è rientrato in campo al Mapei Stadium, ma ha bisogno di maggior tempo per rientrare in condizione. In questa prima fase dovrà accontentarsi di piccole apparizioni.