Lazio verso il derby: Castellanos prova il recupero, Rovella resta in bilico. Sarri studia le mosse a centrocampo e valuta Belahyane come sorpresa tra le alternative
L’apparizione di Taty a Formello è stata un’immagine di speranza. Si è allenato in gruppo, col pallone, a pieno ritmo. Sarri -come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – attende conferme oggi, ma conta di avere Castellanos a disposizione. Valuterà i rischi, lo stato di forma: da più di dieci giorni l’argentino è frenato da fastidi agli adduttori. Scalda i motori Dia, ma se arriveranno garanzie da Taty sarà lui a partire dall’inizio.

Mau ha avviato il piano derby con una doppia seduta. Taty sì, Rovella no. Il regista è rimasto fermo, forse oggi tornerà in gruppo. Si farà il punto con lo staff medico. Rovella era finito ko a Reggio Emilia, dopo aver rischiato il doppio giallo per una trattenuta: un allungo fatale, la richiesta di sostituzione immediata.
Era stato al centro di un caso già nella settimana precedente: disponibile, seppure solo in panchina, in Nazionale, poi affaticato al rientro a Formello. Sabato mattina aveva svolto esami di controllo, il via libera c’era stato: nessuna lesione. Ma in campo è arrivato un nuovo stop.
Sarri valuta entrambi i rientri, pesando pro e contro. Lunedì ha spiegato di aver rischiato Rovella per non restare corto di cambi nei 20 minuti finali. Aveva pensato a Cataldi e Belahyane per sostituire Rovella e Dele-Bashiru, poi ha confermato i titolari. Ora rivaluta tutto in ottica derby. Il nigeriano è quello che rischia di più. Lo scorso anno ha giocato due stracittadine, entrambe negative.
I piani di Sarri per il derby
A Reggio Emilia è stato sostituito all’intervallo, non solo per stanchezza. Come alternativa Mau ha soltanto Belahyane, Vecino non è ancora pronto. Il franco-marocchino sta convincendo in allenamento: con il Sassuolo il tecnico aveva valutato di lanciarlo, chissà che non lo faccia stavolta. Belahyane sa aprire spazi, trovare corridoi. È successo col Verona, assist per Dia; è successo a Reggio Emilia, ancora per Dia.

In quell’occasione era subentrato nella ripresa. Mau lo sta plasmando da mezzala, non da regista: lo considera confusionario in quel ruolo. Gli chiede di tenere meno palla e velocizzare l’azione. Apprezza la sua capacità di attaccare lo spazio, la rapidità di esecuzione, la visione illuminante. Una candidatura reale. Davanti resta un solo ballottaggio: Cancellieri o Pedro. Isaksen è più indietro: tornato ad allenarsi il 3 settembre, Sarri ha spiegato che «è come se fosse a luglio, all’inizio della preparazione». Difesa già scritta: Marusic, Gila, Romagnoli e Tavares.
Sarri spera di ritrovare presto Vecino e Patric, ancora indietro. Per l’uruguaiano esami negativi, ma non si sente pronto: dieci giorni extra di lavoro differenziato per non rischiare. Il tecnico lo aspetta, ha bisogno di lui per avere una mezzala in più.
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Patric è fermo da tempo per uno stiramento: guarito, ma ancora senza allenamenti in gruppo. Due rinforzi fondamentali per un allenatore che contava sulla sosta per recuperare tutti e che invece ha perso pure Lazzari. Prima diagnosi senza lesione, poi nuovi esami alla vigilia di Sassuolo-Lazio hanno rivelato uno stiramento.