I doppi ex di Lazio e Roma: l’elenco è lunghissimo. C’è anche qualche insospettabile

L’elenco dei calciatori e dei tecnici che hanno lavorato con i biancocelesti e i giallorossi. E la formazione dei migliori undici

Numerosi campioni d’Italia, diversi capitani, un recordman di trofei internazionali e calciatori che hanno scritto la storia di club prestigiosi e rappresentativi. Tra i doppi ex di Lazio e Roma è possibile elencare numerosi calciatori capaci di lasciare il segno nel campionato italiano: e non solo. Dai portieri ai difensori, dai centrocampisti agli attaccanti. Sono numerosi i calciatori che hanno vestito le maglie di Lazio e Roma.

i doppi ex di Lazio e Roma
I doppi ex di Lazio e Roma: l’elenco è lunghissimo. C’è anche qualche insospettabile – lalazio.com – La Presse foto

Nonostante una rivalità accesissima, nella storia dei due club si sono concluse trattative che hanno portato dei calciatori da una parte all’altra del Tevere. Molti hanno fatto il percorso diretto, altri dopo aver militato in altre formazioni. L’elenco è lungo e dettagliato e potrebbe portare a stilare una formazione di tutto rispetto.

I portieri: Peruzzi il top, Malgioglio la delusione

Tra i portieri che hanno indossato entrambe le maglie, è impossibile non citare Angelo Peruzzi: nato a Blera e cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Roma, ha fatto il suo esordio nella squadra giallorossa, prima di passare alla Juventus e all’Inter. La Lazio lo acquista l’estate del 2000 e veste i colori biancocelesti per sette, fortunate stagioni. Anche Nando Orsi ha vestito entrambe le maglie: dopo le giovanili nella Roma, si è affermato alla Lazio, nella quale ha giocato diversi anni, ricoprendo anche il ruolo di allenatore dei portieri e vice di Roberto Mancini.

Angelo Peruzzi con le maglie di Roma e Lazio
I portieri: Peruzzi il top, Malgioglio la delusione- lalazio.com

Michelangelo Sulfaro, che ha partecipato alla crescita della Lazio nei primi anni settanta, giocando al fianco di Tommaso Maestrelli, ha giocato una stagione alla Roma, facendo da riserva a Ginulfi e non collezionando neanche una presenza. Chiudiamo con uno dei portieri più discussi e criticati: Astutillo Malgioglio, ricordato alla Lazio per un gesto inqualificabile che ha fatto storia.

I difensori: Mihajlovic e Romagnoli con la Lazio nel cuore

Sergio Petrelli è stato uno dei primi calciatori a passare direttamente dalla Roma alla Lazio. L’estate del 1972 venne lasciato libero dai giallorossi e non si fece problemi ad accettare la proposta di Tommaso Maestrelli, che lo accolse alla Lazio. Fu una delle pedine fondamentali per la vittoria dello scudetto del 1974. Sinisa Mihajlovic fu portato in Italia dalla Roma di Franco Sensi l’estate del 1992: disputò due stagioni a Trigoria, prima del trasferimento alla Sampdoria e infine alla Lazio. Con i biancocelesti fu amore a prima vista. Sinisa è stata una delle colonne della squadra di Eriksson, capace di vincere uno scudetto e numerosi trofei. Ha legato il suo nome a quello della Lazio più bella e vincente di sempre e si è sempre dichiarato un tifoso della squadra biancoceleste.

Mihajlovic con le maglie di Roma e Lazio
I difensori: Mihajlovic e Romagnoli con la Lazio nel cuore – lalazio.com

Come Alessio Romagnoli, che ha esordito in serie A con la Roma (lanciato da Zdenek Zeman), prima di sviluppare la sua carriera altrove. Laziale fin dalla nascita, non ha mai nascosto la sua passione per i colori biancocelesti (non esultò quando segnò all’Olimpico il rigore decisivo che portò il Milan in finale di Coppa Italia a scapito della Lazio) ed ha coronato il suo sogno di vestire la maglia della sua squadra del cuore nell’estate del 2022. Come Luca Pellegrini, protagonista di un percorso simile: esordio nella Roma (che lo lancia in prima squadra), trasferimento alla Juve e infine approdo alla Lazio, dal gennaio del 2023. Aleksander Kolarov fu portato in Italia dalla Lazio, nel 2007: tre stagioni in maglia biancoceleste (con una Coppa Italia e una Supercoppa italiana), poi il passaggio al Manchester City e il ritorno in Italia con la Roma.

Il gol segnato da Romagnoli nel derby – lalazio.com – La Presse foto

Tra i difensori impossibile non citare anche Sebastiano Siviglia (comparsa con la Roma nel 2002 e pilastro della difesa laziale dal 2004 al 2010), e due calciatori che hanno dato vita ad un vero e proprio scambio di mercato: cosa piuttosto inusuale. L’estate del 1981, Carlo Perrone (difensore che aveva vestito la maglia biancoceleste per quattro stagioni) passò alla Roma, che cedette alla Lazio Michele De Nadai. Perrone, dopo un solo anno a Trigoria, tornerà poi alla Lazio l’estate successiva.

I centrocampisti: Manfredonia e Cordova, polemiche a non finire

Diego Fuser è stato il capitano della Lazio che ad aprile del 1998 alzò al cielo la Coppa Italia al termine della finale contro il Milan: il primo trionfo di Sergio Cragnotti come presidente del club. Dopo sei stagioni alla Lazio e il passaggio al Parma, l’estate del 2001 accettò il trasferimento alla Roma, dove disputò due stagioni. Molto più traumatico il passaggio a Trigoria di Lionello Manfredonia: tifosissimo della Lazio, tanto da esordire in prima squadra con il suo amico Bruno Giordano, formando una coppia di enfant prodige del calcio italiano, Manfredonia è diventato una bandiera del club biancoceleste. Festeggiò la sconfitta della Roma nella finale della Coppa Campioni brindando con lo Champagne, ma l’estate del 1988 (dopo alcune stagioni alla Juve), accettò il ritorno a Roma, con i giallorossi. Un trasferimento che creò polemiche in entrambe le piazze.

Lionello Manfredonia
I centrocampisti: Manfredonia e Cordova, polemiche a non finire – lalazio.com

Stessa situazione vissuta da Ciccio Cordova: capitano e bandiera della Roma, accettò di passare alla Lazio dopo abver chiuso in modo traumatico la sua avventura con i giallorossi: “Ciccio, la Roma ti ha tradito, la Lazio ti ha capito”, lo striscione esposto dai tifosi biancocelesti all’Olimpico e dedicato al centrocampista. Altro passaggio che ha fatto la storia, fu quello di Fulvio Bernardini. Nato e cresciuto nella Lazio, idolo dei tifosi biancocelesti e primo calciatore del centro sud ad aver indossato la maglia della Nazionale, venne ceduto dai biancocelesti all’Inter per questioni di bilancio. A distanza di qualche anno il passaggio alla Roma. Fuffo (al quale è stato dedicato il centro sportivo di Trigoria), tornò poi alla Lazio per diventarne allenatore e vincere la Coppa Italia del 1958.

Uno dei primi calciatori della storia a passare dalla Roma alla Lazio fu Attilio Ferraris, campione del Mondo con la Nazionale nel 1938. Tra i centrocampisti ricordiamo anche Fabrizio Di Mauro, cresciuto calcisticamente nella Roma (della quale si è sempre professato tifoso), ha giocato un solo anno alla Lazio: ma segnò una rete in un derby contro la Roma. Sergio Domini infine ha vestito la maglia della Roma nella stagione 87-88, per poi passare alla Lazio nel 1990.

Gli attaccanti: Pedro su tutti

Vito D’Amato, recentemente scomparso, è stato un attaccante della Lazio negli anni sessanta: dopo aver disputato diverse stagioni con i biancocelesti, venne ceduto all’Inter nel 1967, per poi tornare a Roma (sponda giallorossa), la stagione successiva. Fece decisamente più scalpore il trasferimento di Selmosson dalla Lazio alla Roma l’estate del 1958. “Raggio di Luna” era un’idolo dei tifosi biancocelesti, e la sua cessione (necessaria per l’iscrizione al campionato del club che si trovava fortemente indebitato) fece scattare una vera e propria rivolta in città.

Il gol di Pedro alla Roma
Gli attaccanti: Pedro su tutti- lalazio.com – LA Presse foto

Meno traumatico il passaggio di Pedro da Trigoria a Formello l’estate del 2021. Mourinho gli chiuse le porte della Roma (con la quale aveva giocato una stagione), mentre Sarri (che lo aveva allenato al Chelsea) lo accolse a braccia aperte a Formello. Il suo primo gol con la Lazio arrivò proprio nel derby contro la Roma. Nella rosa della Lazio c’è anche Matteo Cancellieri: nato e cresciuto nelle giovanili giallorosse, e approdato nella parte biancoceleste del Tevere l’estate del 2022, dopo che la Roma lo aveva ceduto al Verona. L’estate del 2003 Roberto Muzzi coronò il suo sogno di trasferirsi alla Lazio. E’ cresciuto nelle giovanili della Roma (Bruno Conti gli strappò la catenina con l’aquila della Lazio, che nascondeva gelosamente), ma ha sempre sperato di poter vestire la maglia biancoceleste. A Formello ha vinto una Coppa Italia, con Roberto Mancini in panchina.

Gli allenatori: Eriksson il vincente

Jesse Carver, tecnico amato e popolare nel Regno Unito, ha guidato negli anni cinquanta sia la Lazio che la Roma. Juan Carlos Lorenzo, tecnico rivoluzionario e per certi versi visionario, ha guidato la Lazio dal 1962 al 1964, prima di passare sulla panchina della Roma (con la quale vincerà la Coppa Italia). Nel 1968 il ritorno alla Lazio, che guidò fino al 1971. Tornò poi in biancoceleste (richiamato da Giorgio Chinaglia, che aveva lanciato come calciatore) nella stagione 84-85.

Eriksson
Gli allenatori: Eriksson il vincente – lalazio.com – La Presse foto

Zdenek Zeman ha allenato i biancocelesti dal 1994 al gennaio del 1997 ottenendo un secondo e un terzo posto. Dopo l’esonero si accordò con la Roma, che ha guidato per due stagioni, prima di tornare a Trigoria nel 2012. Il tecnico più vincente della storia laziale è Sven Goran Eriksson. Prima di guidare i biancocelesti e portarli alla vittoria di uno scudetto e diverse coppe, si era seduto sulla panchina della Roma, con la quale vinse una Coppa Italia.

La formazione dei doppi ex

Ed ora, dopo aver elencato una lunga serie di doppi ex, proviamo anche a metterli in campo, realizzando formazione che schiereremo con il 4-3-3. Un mix di fuoriclasse, campioni d’Italia e giocatori di livello. Per guidare questa formazione, non può che essere scelto un tecnico vincente come Sven Goran Eriksson,

DOPPI EX LAZIO E ROMA (4-3-3): Peruzzi; Petrelli Mihajlovic Romagnoli Kolarov; Fuser, Manfredonia, Bernardini; Pedro, Selmosson, Muzzi. All.: Sven Goran Eriksson.

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