Sarri carica la Lazio: “Pronti a morire in campo per il derby”. Rivivi la diretta

Le parole del tecnico della Lazio nella conferenza stampa di presentazione del derby contro la Roma. La conferenza stampa di Maurizio Sarri

Due sconfitte e una vittoria: la Lazio di Maurizio Sarri arriva al derby in una situazione di classifica poco invitante. I biancocelesti, reduci dalla brutta sconfitta con il Sassuolo, cercano punti per superare il momento difficile. Il derby con la Roma arriva alla quarta giornata di campionato: in un momento carico di dubbi e poche certezze.

Sarri in conferenza stampa
Diretta conferenza stampa Sarri: le parole prima di Lazio-Roma oggi LIVE – lalazio.com – La Presse foto

Sarri deve fare i conti con l’infermeria: agli infortunati Lazzari, Gigot e Vecino, si aggiungono le condizioni non eccezionali di Rovella (che solo ieri è tornato a lavorare con il gruppo, dopo i problemi evidenziati in Nazionale), Castellanos (uscito dal Mapei Stadium con un problema agli adduttori) e Dele Bashiru, che ha saltato l’allenamento di ieri. Ecco le parole del tecnico biancoceleste Maurizio Sarri in conferenza stampa.

La conferenza stampa di Maurizio Sarri

Le emozioni sono le stesse di quattro anni fa?
“Il derby è sempre il derby, le emozioni sono sempre le stesse. E’ una gara particolare, estremamente sentita, uno dei derby più sentiti al mondo. Le emozioni e l’adrenalina sono alte. Come stanno Castellanos e Rovella? Taty sempre più avanti, è recuperabile. Rovella lo valutiamo oggi, il resto sono fuori. Forse potremmo portare Patric in panchina: ha lavorato con la squadra. Una panchina più simbolica che effettiva”.

La Roma parte favorita?
“Se la Roma parte in vantaggio per il derby non mi interessa per niente. Se la mia squadra è favorita o meno voglio solo che lotti per il popolo. L’obiettivo è lottare per 100 minuti per il nostro popolo. Sassuolo? Ci aspettavano col blocco basso, chiaro che si fa fatica. Ma abbiamo sempre avuto la partita sotto controllo. Bisogna avere più coraggio nelle scelte e bisogna rendersi conto delle nostre caratteristiche. Noi dobbiamo attaccare gli spazi”.

Ci sarà Dele Bashiru?
“Dele Bashiru aveva un piccolo dolorino ma gli era venuto a freddo appena alzato e il controllo ha dato esito negativo quindi ci sarà”.

Ha preparato il derby in modo diverso?
“In settimana non abbiamo fatto un lavoro diverso dal solito. La differenza è tutta emozionale e motivazionale. Queste partite hanno una componente motivazionale decisamente più alta rispetto alle altre”.

Cosa ha imparato dal derby e cosa può provare Gasperini al primo derby?
“Io ne ho giocati sei di derby. Ne ho perso uno e mi ricordo solo quello. Ricordo quel disagio emotivo, quella tristezza che mi faceva pensare a quella sconfitta come ad una vergogna. Questo è il derby. E’ una partita in cui se non fai quello che devi fare, te lo senti addosso. Per questo non dobbiamo sbagliare la partita”.

Pedro dall’inizio?
“Pedro la giocherà, non so se dall’inizio o a partita in corso. Dobbiamo valutare tante cose: su Pedro ci facciamo tanto affidamento. E’ un giocatore che nelle partite importanti ha sempre fatto prestazioni importanti”.

Il derby può essere deciso da Sarri e Gasperini?
“Se dipendesse da noi avremmo sempre vinto il campionato. Gioco contro Gasperini da venti anni ed è cresciuto il rispetto e la considerazione che ho di lui. Un grande allenatore e una persona che rispetto. E’ un tecnico che darà tanto alla Roma. Ma domani è il derby e saremo tanto contro”.

Le sensazioni che sta provando in settimana e quando è tornato sulla panchina della Lazio?
“Se mi sento invaso dalla Lazio come prima? Forse di più. Il tempo ti fa amare ancora di più la squadra e poi perchè quest’anno me la sento ancora di più sulle spalle”.

Cosa manca alla Lazio?
“La squadra è ordinata, compatta. L’obiettivo della società è di dare solidità a questa squadra e piano piano è successo, visto che abbiamo preso solo un gol su azione. Ora c’è da tirare fuori un pò di qualità”.

Pedro come Modric?
“Giocano in ruoli diversi, per lo spagnolo la brillantezza fisica conta di più. Lo stiamo facendo giocare senza mettere a rischio per una possibile reazione. Poi ha avuto anche una tendinite bilaterale, gli abbiamo tolto allenamenti”

In cosa è più forte la Lazio della Roma e cosa si sente di promettere?
“Il lavoro sul campo che non riusciamo a trasportare pienamente in partita è fatto anche abbastanza bene. Siamo l’unica squadra che ho allenato che ha più ritmo e intensità in allenamento che in partita, quindi c’è qualcosa sulla quale dobbiamo migliorare. Dove siamo più forti della Roma? Non lo so, lo dobbiamo dimostrare domani”.

Il derby alle 12.30 è pesante per la Lazio?
“L’orario è pesante per noi e per loro. L’orario di domani è la sconfitta del calcio e delle istituzioni. Se chi deve mantenere l’ordine pubblico decide così, vuol dire che è in difficoltà. Ma non ce ne deve importare nulla. Se c’è una partita dove bisogna morire in campo per il caldo, è il derby”.

Cosa ha capito dei tifosi della Lazio?
“I tifosi della Lazio sono tifosi molto pazienti: li accomuna un amore smisurato per questa maglia. Un amore che in tanti anni di calcio ho visto solo qui e a Napoli. E questo è il motivo per cui ti dico che da fuori si fa fatica a capire, da dentro invece ti può imvadere. Vedi un attaccamento che è viscerale. Un aspetto che sarebbe importantissimo da trasferire ai calciatori. Nel calcio di oggi non è semplice, ma sarebbe gradito”.

Zaccagni è in crescita?
“Zaccagni sta crescendo, come calciatore e come uomo. Viene da un intervento in estate. Piano piano può diventare un capitano importante”.

Rovella ce la farà?
“Rovella lo valutiamo oggi. Ieri ha fatto solo un piccolo allenamento e oggi lo vedremo. Vecino è in mano all’area medica, fa lavori differenziati e spero che la prossima settimana torni con noi. Isaksen si sta allenando da poco. Ma lo ha fatto perchè era malato: questa è la parte più grave del problema. Stiamo facendo un percorso per permettergli di tornare al massimo, ma sarà un percorso lungo”.

Belahyane può essere un’arma dal primo minuto o a partita in corso?
“Se Dele Bashiru va bene oggi potrebbe partire, poi vediamo. Io non mi sono mai lamentato degli assenti e quindi non lo farò oggi. Se non giocherà Rovella, giocherà un altro”.

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