Rovella dovrà decidere se operarsi per risolvere il problema di pubalgia oppure no. Ecco la sua scelta e le partite che potrebbe saltare
Nicolò Rovella sarà costretto ad operarsi oppure no? Il prossimo futuro del centrocampista della Lazio e della Nazionale è ancora tutto da scrivere. Il calciatore biancoceleste soffre di pubalgia: un problema che lo aveva tormentato anche due anni fa, nella prima stagione con la maglia biancoceleste, limitandone l’impiego. Il fastidio si è riacutizzato durante il ritiro con la Nazionale di Rino Gattuso. Nessun affaticamento muscolare: Nicolò è stato costretto ad alzare bandiera bianca.

Da quel momento in poi si è allenato a singhiozzo: Sarri lo ha schierato sia al Mapei Stadium contro il Sassuolo, sia nel derby con la Roma: ma in entrambe le sfide è stato costretto a sostituirlo prima dell’intervallo. Un problema che potrebbe continuare a verificarsi e che rischia di compromettere l’intera stagione del mediano biancoceleste.
Rovella, la scelta di restare in campo e i rischi: la mancata copertura su Pellegrini
Rovella è una pedina fondamentale per Sarri: nonostante le precarie condizioni fisiche con le quali è sceso in campo negli ultimi due match, sia a Reggio Emilia che nel corso della stracittadina non si è risparmiato. Quando è uscito dal campo, era il calciatore che aveva percorso più chilometri in assoluto dei ventidue titolari in campo. Prima del derby ha stretto i denti: con un’infiltrazione sperava di risolvere i problemi e non si è fatto problemi a scattare sulla palla in profondità di Guendouzi ed allungarsi fino all’area di rigore della Roma: una corsa sfrenata, che ha pagato pochi istanti dopo.

Rovella sarebbe dovuto uscire dal campo, ma Sarri gli ha chiesto di stringere i denti per i nove minuti che separavano la squadra dall’intervallo: avendo già dovuto sostituire (sempre per infortunio) Dele Bashiru, il tecnico biancoceleste sperava di non dover sprecare un altro slot. Ma nei nove minuti (più recupero), ha continuato a sentire dolore e il suo impiego è stato certamente limitato. Anche nell’azione del gol della Roma, Pellegrini (che è partito nettamente alle sue spalle) gli ha preso il tempo, senza che riuscisse a bloccarlo. Un Rovella al cento per cento, avrebbe sicuramente letto l’azione in modo diverso.
Rovella di fronte ad un bivio: ecco le gare che potrebbe saltare in caso di intervento
Il regista biancoceleste si trova di fronte ad un bivio: l’intervento chirurgico sarebbe risolutore e gli consentirebbe di scendere in campo senza particolari problemi; la gestione conservativa gli consentirebbe di evitare un lungo stop (che sarebbe almeno di un mese), ma lo porterebbe a gestirsi a singhiozzo, come fatto negli ultimi venti giorni. Rovella è indeciso: se decidesse di operarsi salterebbe la prossima convocazione di Gattuso in Nazionale e starebbe fermo almeno una trentina di giorni: Zaccagni per una situazione simile si operò il 25 giugno e tornò dopo circa una settimana di ritiro (che partì il 14 luglio). Ebbe bisogno di qualche altro giorno per lavorare con il gruppo, ma scese in campo il 26 luglio a Frosinone nell’amichevole contro l’Avellino. Nel prossimo mese la Lazio affronterà Genoa, Torino, Atalanta e Juventus.

Qualora Rovella optasse per l’intervento, rischierebbe di saltare queste gare. Il calciatore sta prendendo tempo: spera di evitare di scendere sotto i ferri, ma sa benissimo che se vuole tornare protagonista e restare nel giro azzurro, deve ritrovare continuità: e con i Mondiali a giugno (sempre che l’Italia si qualifichi) è impensabile immaginare di posticipare l’intervento a fine stagione. I prossimi giorni saranno decisivi. Il calciatore deciderà il suo futuro.