I possibili undici titolari che il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri dovrebbe schierare dal primo minuto per la sfida con i rossoblù di Vieira
Un possibile cambio modulo (con il passaggio dal 4-3-3 al 4-4-2, o se vogliamo al 4-2-3-1 che tanto ricorda la Lazio di Baroni) e almeno un paio di ballottaggi. Per nove undicesimi la formazione anti Genoa è bella che fatta. Due i dubbi: tra Hysaj e Cancellieri e tra Nuno Tavares e Pellegrini.

Nel caso in cui venga preferito il terzino albanese, Marusic scalerebbe a centrocampo; se dovesse toccare all’attaccante romano, la Lazio sarebbe più spregiudicata e il montenegrino tornerebbe in difesa. Gila partirà come difensore centrale, ma a gara in corso (quando Basic, che non gioca da un anno e mezzo, sarà costretto a fermarsi), scalerà a centrocampo. Davanti Dia si muoverà alle spalle di Castellanos. Pedro, che non è al cento per cento della condizione, partirà dalla panchina e sarà uno dei cambi da giocarsi a gara in corso. Ecco la possibile Lazio che Sarri schiererà questa sera dal primo minuto. Con il ritorno di Toma Basic nell’undici titolare.
Ivan Provedel

Qualcuno si aspettava uno switch in porta, con Mandas pronto a scendere in campo e trovare finalmente spazio. Ma Sarri non ha nessuna intenzione di cambiare rotta: Provedel non ha colpe sui quattro gol subiti in stagione ed è tornato ad essere un punto di riferimento difensivo importante. Sarà lui a difendere i pali biancocelesti anche stasera.
Adam Marusic

Il terzino montenegrino sarà in campo: questa è una certezza. Sul ruolo esiste ancora un piccolo dubbio: potrebbe essere schierato come esterno basso, scalare tra i quattro di centrocampo o (a gara in corso) diventare una sorta di mezzala aggiunta. Su questo campo e contro i rossoblù ha segnato uno dei gol più belli della sua carriera. Sarri si augura che riesca a ripetersi.
Mario Gila

Partirà come centrale difensivo, ma nel corso delle prove tattiche a Formello, ha spesso scalato al sua posizione piazzandosi davanti alla difesa. Mario Gila formerà con Romagnoli la coppia centrale, ma quando Basic (che non gioca una gara ufficiale dal 20 maggio del 2024) sarà costretto a fermarsi (impensabile immaginare che abbia novanta minuti nelle gambe) sarà lui a scalare a centrocampo. con Provstgaard che farà coppia con Romagnoli.
Alessio Romagnoli

Sarri si affiderà a lui per guidare la difesa. Nel derby è stato protagonista di una buona gara: la Lazio ha bisogno di ritrovare certezze difensive, e Romagnoli è certamente uno dei calciatori sui quali il tecnico punta con decisione per regalare equilibrio e solidità a tutto il pacchetto arretrato.
Luca Pellegrini – Nuno Tavares

Il vero ballottaggio e dubbio della vigilia. Sarri lascerà fuori il portoghese consegnando la fascia sinistra al terzino romano, o regalerà una nuova chance a Nuno Tavares dopo l’erroraccio nel derby? Pellegrini scalpita, l’ex terzino del Marsiglia chiede invece una nuova occasione. Sarri scioglierà il dubbio solo poche ore prima della gara.
Matteo Cancellieri

Dopo aver giocato titolare con Como, Verona e Sassuolo, è stato il grande escluso del derby. E’ in ballottaggio con Hysaj. Qualora Sarri optasse per l’avanzamento di Marusic, toccherebbe all’albanese giocare come terzino; altrimenti, con il montenegrino in difesa, Cancellieri troverebbe spazio nel ruolo di esterno destro. Dopo un pre campionato molto positivo, è tornato nelle retrovie. Cerca un acuto.
Danilo Cataldi

La verità è una: nonostante Sarri si fidi di lui e lo apprezzi, ha preferito rischiare Rovella con il Sassuolo e la Roma, piuttosto che affidargli la maglia da titolare. Un doppio errore: per le condizioni precarie di Niccolò e perchè Danilo Cataldi ha dimostrato nei 45′ nei quali è stato in campo nel derby, di meritare più considerazione. Quella traversa al 90′ grida ancora vendetta. Oggi sarà chiamato a dare brio e idee alla manovra.
Toma Basic

A volte ritornano: accantonato dal primo Sarri, bocciato da Baroni e relegato ad alternativa dal Comandante, una volta tornato sulla panchina della Lazio, Basic ritrova le chiavi della squadra biancoceleste. Non gioca una gara in campionato dal maggio del 2024, quando vestiva la maglia della Salernitana; con la Lazio l’ultima presenza risale ad un anno prima: un minuto nel finale di Lazio-Cremonese. Oggi sfrutta le assenze per tornare in campo. Può iniziare una nuova avventura, o lasciare una semplice traccia della sua presenza. Starà a lui scrivere il suo destino.
Mattia Zaccagni

Anche in questo caso, la sua posizione ballerà a seconda del modulo e delle scelte: esterno offensivo nel tridente d’attacco, quarto di centrocampo o vertice alto del pacchetto di trequartisti dietro la punta? Al di là del modulo, Sarri si aspetta da Zaccagni una risposta: e quei guizzi offensivi che alla squadra biancoceleste servono come il pane.
Boulaye Dia

L’errore nel derby grida ancora vendetta. L’attaccante senegalese deve farsi perdonare quel tiro finito in Curva Nord con mezzo specchio della porta libero. Oggi potrebbe tornare nella posizione che lo scorso anno lo ha visto protagonista: muovendosi alle spalle di Castellanos può regalare imprevedibilità, peso offensivo e quella qualità nel palleggio che ultimamente è mancata. Ma Sarri gli chiede anche altro: di essere spietato sotto porta.
Taty Castellanos

Nel derby, dopo la sorprendente panchina iniziale, è entrato con lo spirito giusto: peccato per quel tiro a girare che ha sfiorato di pochi centimetri il palo. Sarri ha bisogno dei gol dei suoi attaccanti. Taty Castellanos deve dare un segnale. In quattro gare ne ha messo a segno solo uno: una media che deve necessariamente essere migliorata. Guiderà l’attacco della Lazio, su un campo dove la scorsa stagione realizzò una delle reti più belle mai messe a segno nel campionato italiano. Il tecnico e i tifosi si augurano che sia di buon auspicio.