Le valutazioni dei biancocelesti di Maurizio Sarri al termine della sfida con i rossoblù di Vieira, gara valida per la quinta giornata di campionato. Le pagelle di Genoa-Lazio
La Lazio dimentica il ko nel derby ed ottiene la prima vittoria in trasferta in questo campionato, sconfiggendo il Genoa nel Monday Night della quinta giornata. Nonostante le assenze di Rovella, Guendouzi, Belahyane, Vecino e Dele Bashiru, gli uomini di Sarri riescono ad espugnare Marassi grazie alle reti di Cancellieri, Castellanos e Zaccagni. Nel giorno in cui Sarri rilancia il 4-2-3-1, ritrova i gol dei suoi attaccanti e una buona solidità difensiva.

Unica nota negativa, l’infortunio di Marusic, dopo l’assist per il gol del 2-0. Il montenegrino ha abbandonato il campo alla fine del primo tempo. Nel finale si rivede Patric, che torna in campo dopo sette mesi di assenza.
Genoa – Lazio, le pagelle
Provedel 7,5: Qualcuno aveva ipotizzato lo switch in porta con Mandas. Sarri si affida ancora a lui, in un momento molto delicato della stagione e Ivan risponde presente. Salva due volte su Colombo, lasciato colpevolmente solo dai suoi compagni. Prima con un’uscita spericolata, poi con un colpo di reni eccezionale. Nei novanta minuti sbaglia solo un’uscita (sullo 0-3).
Marusic 6,5: La discesa, l’assist e il ko, tutto in pochi secondi: dalla gioia per l’assist vincente per Castellanos al problema muscolare che lo ha costretto al cambio forzato. L’ennesimo guaio di questo sfortunato inizio di stagione biancoceleste.
Mario Gila 6,5: Primo tempo a fase alterne: bravo nelle chiusure e attento in marcatura, meno nella lettura di certe giocate difensive. Nella ripresa sale in cattedra: esce dopo 83′ dopo una botta.
Romagnoli 6,5: Guida la difesa per quaranta minuti, poi sbaglia due letture consecutive, lasciando Colombo davanti a Provedel in due occasioni. Nella ripresa (dopo il giallo del rigore prima concesso, poi revocato) cresce e guida la difesa.
Pellegrini 6,5: L’errore di Nuno Tavares nel derby gli spalanca le porte della formazione titolare. Il terzino romano gioca con semplicità, non forzando, ma provando a regalare profondità. Batte la punizione del terzo gol, poi lascia il campo per una botta.
Cancellieri 7,5: Una furia. Ci mette tre minuti a involarsi tra le maglie larghe della difesa rossoblù e a sbloccare il risultato: il primo gol della sua esperienza laziale. Lotta con forza, aiuta in fase difensiva e si propone con continuità. Entra anche nell’azione del terzo gol: uno stacco di testa che termina sul palo prima del tap in di Zaccagni. Fallisce il colpo del 4-0 da due passi.
Cataldi 6,5: Era reduce dallo sfortunato palo nel derby con la Roma. In un centrocampo orfano di Rovella, Guendouzi, Belahyane, Vecino e Dele Bashiru, Sarri gli affida le chiavi del palleggio e della manovra. Gioca con semplicità, regalando geometrie e palloni di prima.
Basic 6,5: Non giocava una gara di campionato dal 28 maggio del 2024; l’ultima gara con la Lazio risaliva addirittura ad un anno prima. Sarri lo ha riportato in lista e gli ha consegnato una maglia da titolare. Gioca semplice, senza strafare. Entra nell’azione del primo gol, poi si limita al compitino. Che realizza con serenità.
Castellanos assist e gol: l’argentino è decisivo
Zaccagni 6,5: In una Lazio povera di uomini simbolo e di qualità, Sarri si è affidato alle sue idee e alle sue giocate. Nel primo tempo mantiene la posizione senza strafare, nella ripresa chiude la partita con un gol di rapina.
Dia 6,5: Doveva farsi perdonare l’erroraccio nel derby. Torna a muoversi alle spalle di Castellanos, in un modulo che conosce alla perfezione. Recupera palloni, regala profondità, fa ammonire due difensori e sfiora il gol (in occasione della rete di Zaccagni). In questa posizione può essere decisivo.
Castellanos 7,5: Su questo campo lo scorso campionato realizzò una delle reti più belle della sua esperienza laziale: si ripete sfruttando l’assist di Marusic: un gol bello e importante. Nel momento decisivo del primo tempo. Il secondo in questo campionato: prima aveva regalato a Cancellieri l’assist del vantaggio. Prova maiuscola.

Hysaj 6: SI limita al minimo indispensabile.
Nuno Tavares 6: Nel finale aveva campo e spazi, che poteva sfruttare meglio.
Patric sv: Bentornato. Sarri lo inserisce nel finale, come centrocampista centrale: una decina di minuti per tornare a sentirsi giocatore. C’è bisogno ancora di lui in questa squadra.
Pedro sv.