Il contdown è finito. Il presidente della Lazio Claudio Lotito e il club si trovano di fronte ad un bivio: ecco cosa sta per accadere e gli scenari futuri
Il contdown è arrivato ormai a sancire la chiusura di una situazione grottesca; che ha condizionato il presente ed il futuro del club biancoceleste. Claudio Lotito è arrivato alla definitiva resa dei conti. Non esiste nessuna possibile soluzione alternativa a ciò che sta per accadere.

O dentro fuori: o una soluzione della situazione (con soddisfazione del tecnico biancoceleste Maurizio Sarri e di una stragrande maggioranza dei tifosi) o l’ennesima delusione, che potrebbe portare a strascichi negativi e a soluzioni potenzialmente inaspettate. Il tempo limite è stato ormai raggiunto. Da domani la Lazio sarà chiamata a guardare al futuro con occhi diversi. E in attesa di novità sostanziali.
Scadenza entro la mezzanotte: il futuro della Lazio
Alla mezzanotte di oggi, martedì trenta settembre, verrà presa la fotografia ufficiale della situazione economica del club: dalla quale dipenderanno i destini della Lazio in previsione del mercato di gennaio. Se la società biancoceleste dimostrerà di essere riuscita a risolvere i problemi che hanno portato al blocco totale del mercato estivo, allora si potrà pensare alle operazioni in entrata. Altrimenti Lotito e Fabiani saranno chiamati a lavorare a costo zero: acquistando solo dopo aver ceduto qualcuno e con una spesa massima, che non può superare quanto si è incassato.

Da domani, primo ottobre, si insedierà la nuova commissione che prenderà il posto della Covisoc e che sarà chiamata a valutare i bilanci dei club di serie A: tutte le società italiane hanno tempo fino al trenta novembre per presentare la trimestrale (che farà riferimento ai conti al trenta settembre), dalla quale si capiranno i destini dei club. La situazione della Lazio è quella più delicata. I biancocelesti sono gli unici che in estate non hanno potuto chiudere alcuna operazione in entrata. “Quando ho accettato di tornare alla Lazio mi era stata prospettata una situazione diversa. Poi ho deciso di restare, perchè mollare proprio in quel momento di difficoltà sarebbe stato quasi un tradimento”, ha ribadito ieri Sarri al termine di Genoa-Lazio; confermando per l’ennesima volta di non essere stato messo a conoscenza della situazione in cui versava il club.
Sponsor, cessioni e incassi: nessun passo in avanti rispetto al passato
Sarri non ha potuto contare su nessun rinforzo: sta provando ad inculcare i suoi meccanismi di gioco ad una squadra che era stata costruita per un altro tecnico. E che sul campo (come confermato dalla trasferta di Marassi) dimostra di adattarsi meglio ad uno schema diverso dal 4-3-3. Spera di poter sistemare qualcosa a gennaio. Ma per poter tornare operativo, il club dovrà dimostrare di aver risolto i problemi sorti con gli indici che erano stati sforati nella scorsa trimestrale (del trenta marzo scorso). Il conto alla rovescia è finito. L’attesa è terminata. Lotito riuscirà a risolvere la situazione e a riportare la Lazio a muoversi sul mercato?

Dopo le cessioni di Tchaouna al Burnley e quella di Casale al Bologna, il club non ha chiuso altre operazioni in uscita. E nonostante i proclami, non è stato stipulato neanche un contratto di sponsorizzazione. Nessuna novità anche su possibili entrate legate a fideiussioni, aumenti di capitale o a qualsiasi altra forma che garantisse un’entrata cospicua. La Lazio non ha aumentato il suo fatturato (anzi, dagli ultimi dati risulta essere diminuito del 25%), non ha rescisso i contratti degli esuberi, né abbassato il monte ingaggi (nessun accordo per la spalmatura degli ingaggi più alti).
Lotito, i crediti da inserire a bilancio e l’escamotage per sbloccare il mercato
Secondo quanto riportato oggi da Il Messaggero, Lotito si è tenuto un asso nella manica. La possibilità di inserire a bilancio circa tredici milioni di crediti che non ha ancora riscosso e che potrebbero essere decisivi per arrivare allo sblocco. Il patron sembra avere avuto rassicurazioni sulla fattibilità di questa operazione, che potrebbe consentire di risolvere il problema attuale. Da domani, appena la nuova commissione si insedierà, se ne saprà di più. Se la mossa verrà accettata, la Lazio risolverà un problema nell’immediato (tornando a muoversi sul mercato), ma non avrà certamente fatto nessun passo avanti verso una svolta netta.

Trasferire questi crediti a bilancio, consentiranno di metterci una pezza; di risolvere il problema legato al blocco, ma non di garantire un futuro diverso e più roseo. Ben diverso sarebbe stato risolvere il problema grazie ad un aumento del fatturato, grazie a nuovi introiti o ad una politica di abbattimento dei costi. Se la Lazio avesse aumentato e diversificato gli introiti, abbassato le spese e se si fosse regalata una progettualità più sostenibile, avrebbe regalato una sensazione di solidità diversa. Risolvere la situazione solo inserendo una voce a bilancio, rappresenta un importante escamotage nel presente, ma che non sposta gli equilibri in vista del futuro.
Ancora una volta, da una situazione emergenziale, si è scelto di intervenire nel modo più semplice: pensando al presente e non al futuro. Poteva essere la prima, vera occasione per cambiare rotta: per rendersi conto che un certo modo di gestire i club è ormai lontano dagli standard intrapresi nel calcio moderno. Ma si è preferito pensare ad altro. L’augurio è che a gennaio, se si riuscirà ad ottenere lo sblocco totale, si seguano le indicazioni del tecnico!