Se il tecnico dovesse proseguire sulla strada intrapresa a Genova, potrebbero essere riviste anche le strategie di mercato per gennaio. Ecco come potrebbe cambiare la situazione
Ritornare al 4-3-3 o ripetere il modulo visto a Genova? Abbandonare le certezze sulle quali si è lavorato per tutta l’estate o provare ad affidarsi ad un modulo che ha riportato i biancocelesti alla vittoria? E in proiezione futura, augurandosi buone notizie dalla commissione chiamata a sostituire la Covisoc, che cosa potrebbe accadere sul mercato, in base al possibile cambio modulo?

Dubbi, interrogativi, domande, che iniziano a circolare con insistenza nel quartier generale biancoceleste. L’emergenza totale che ha colpito il centrocampo prima di Genoa-Lazio ha spinto Sarri a cambiare modulo e a riportare la Lazio a giocare con un sistema già adottato in passato. Il tecnico biancoceleste ha abbandonato il 4-3-3 ed è tornato a riproporre il 4-2-3-1, tanto caro a Marco Baroni (che lo utilizzò per larghi tratti della scorsa stagione).
Sarri, cosa cambierà per Lazio-Torino? Le scelte e il modulo che vedremo in campo
Proprio contro l’ex tecnico biancoceleste, Sarri potrebbe tornare a proporre questo tipo di schieramento. A centrocampo il Comandante dovrà infatti fare i conti con le assenze di Vecino (che proverà a tornare a disposizione dopo la sosta), Guendouzi (che deve scontare ancora un turno di squalifica), Rovella (ancora fermo per la pubalgia e costretto ad almeno altre due settimane di riposo assoluto) e Dele Bashiru, messo ko da una lesione muscolare ed escluso dalla lista per il campionato.

L’unico calciatore che tornerà a disposizione è Reda Belahyane, che ha scontato la giornata di squalifica rimediata dopo l’espulsione nel derby. In linea teorica il tecnico avrebbe l’occasione di riproporre il centrocampo a tre: il marocchino (che per tutta l’estate e nelle prime giornate è stato testato come mezzala) potrebbe essere schierato insieme a Cataldi (regista) e Basic, tornato ormai prepotentemente in corsa per una maglia da titolare e in grado di muoversi sia come mediano che come interno di una linea a tre.
Lazio, come cambierebbe il mercato nel caso in cui Sarri proseguisse con il 4-2-3-1?
Sarri non ha escluso la possibilità di un ritorno al 4-3-3: con il Torino potrebbe anche tornare all’antica: ma è indubbio che la risposta avuta a Genova non può essere sottovalutata: “Se i quattro attaccanti giocheranno sempre con questo spirito e dimostreranno di essere pronti al sacrificio come stasera, potremmo continuare a giocare in questo modo“, aveva detto il tecnico dopo Genoa-Lazio. Dalle prime prove tattiche che andranno in scena oggi, si capiranno le intenzioni dell’allenatore. Il possibile cambio modulo e la conferma del 4-2-3-1 potrebbe anche cambiare le strategia in vista di gennaio.

Sperando nello sblocco totale del mercato (la Lazio dovrà presentare la situazione economica e finanziaria facendo una fotografia dello stato del club alla data di ieri) Fabiani potrebbe trovarsi di fronte ad una situazione diversa rispetto a quella preventivata. Nel caso in cui Sarri continuasse a giocare con questo schema, la Lazio si ritroverebbe a dover fare i conti con una diversa esigenza a centrocampo: se con il 4-3-3 questa squadra aveva bisogno come il pane di interni di centrocampo, con un modulo che prevede solo due mediani, ce ne sarebbero addirittura sei da gestire (Guendouzi, Rovella, Cataldi, Basic, Vecino, Belahyane e Dele Bashiru).
Lazio-Torino decisiva per le strategie future?
Con Dia e Pedro che si giocherebbero il posto di trequartista centrale dietro Castellanos, e Cancellieri e Isaksen ad alternarsi a destra, mancherebbe teoricamente un’alternativa più credibile rispetto a Noslin (in campo solo quindici minuti nelle prime cinque giornate). Insomma, il prossimo mercato (sempre sperando che arrivi l’ok definitivo) potrebbe essere condizionato dal modulo: se Sarri decidesse di tornare al 4-3-3 è chiaro che servirebbero mezzali; se dovesse optare per il 4-2-3-1, il club potrebbe puntare sugli esterni: un attaccante sinistro e un terzino con qualità diverse da Nuno Tavares.

Discorsi e valutazioni che verranno fatte con attenzione nelle prossime settimane. Da qui a gennaio potranno cambiare infatti tante cose: ma già da Lazio-Torino sarà possibile fare un primo punto della situazione e iniziare a delineare lo scenario che accompagnerà la Lazio fino alla riapertura del mercato invernale. Sperando che il club sia nelle condizioni di poter operare e che non sia costretto ancora una volta a fare da semplice spettatore.