I cinque Lazio-Torino che resteranno nella storia: gol, emozioni e piccoli drammi

La storia della sfida tra i biancocelesti ei granata: i cinque Lazio-Torino destinati a rimanere nella memoria di tifosi e addetti ai lavori. Gare indimenticabili

Vittorie roboanti, sconfitte cocenti, numeri di alta scuola, gol indimenticabili e delusioni clamorose: le sfide tra Lazio e Torino hanno regalato emozioni contrastanti. Alcuni tra i calciatori più rappresentativi della storia biancoceleste si sono messi in evidenza in queste sfide a suon di prodezze e numeri di alta scuola.

Lazio-Torino story
I cinque Lazio-Torino che resteranno nella storia: gol, emozioni e piccoli drammi – lalazio.com

Dalla magia di Salas nell’anno dello scudetto alla splendida doppietta di Beppe Signori; dai numeri di Paul Gascoigne alla rete di Angelo Gregucci, che ha beffato i suoi ex compagni nei minuti finali. Ecco i cinque Lazio-Torino destinati a restare nella storia della squadra biancoceleste.

Lazio-Torino, la magia di Salas

Una gara che ha regalato la reale dimensione di una squadra destinata a trionfare nel campionato italiano e a sfiorare il successo anche in Europa. Lazio-Torino, terza giornata della stagione 99-00 è stata una delle gare simbolo dell’anno dello scudetto. Dopo la vittoria all’esordio con il Cagliari e il pareggio (con un gol clamorosamente annullato) a Bari, la squadra di Sven Goran Eriksson affronta e sconfigge all’Olimpico i granata, grazie ad una prova di carattere e di forza.

Lazio-Torino del 2000
Lazio-Torino, la magia di Salas – lalazio.com – Youtube Frame

Veron sblocca il risultato su calcio di rigore, poi è Simone Inzaghi a raddoppiare prima dell’intervallo. L’attaccante e futuro tecnico biancoceleste, beffa Bucci con un tiro preciso dopo una corta respinta del portiere granata. Sul finale di gara, arriva la magia di Marcelo Salas: il matador si avventa su una palla vacante in area e con un tiro in scivolata disegna una traiettoria imparabile per l’estremo difensore del Torino.

Lazio-Torino, Gregucci punisce la sua Lazio

Lazio-Torino, disputata allo stadio Olimpico nell’aprile del 1994, resta una delle pagine più dolore e allo stesso tempo romantiche della storia biancoceleste. Gli uomini di Zoff lanciano Boksic in coppia con Signori dal primo minuto: l’attaccante croato aveva esordito la settimana precedente a Napoli e contro i granata trova il suo primo gol con i suoi nuovi compagni.

Lazio-Torino, Gregucci punisce la sua Lazio – lalazio.com

Ma nella ripresa gli uomini di Mondonico ribaltano il risultato: Silenzi pareggia e nel finale è Angelo Gregucci (osannato dai tifosi prima della gara e accompagnato sotto la Curva Nord) a segnare il più drammatico dei gol degli ex. Dopo il gol Gregucci, frastornato, non esulta e chiede scusa al pubblico. Un gesto che negli anni successivi è diventato ormai una moda, ma che all’epoca non si era mai visto all’Olimpico.

Signori e Boksic show: Lazio ok in un tempo

Nella stagione 94-95, la Lazio di Zeman esordisce sul campo del Bari, imponendosi con un secco 1-0: la prima gara ufficiale del boemo allo stadio Olimpico è contro il Torino. I biancocelesti dominano la scena e chiudono la pratica in soli quarantacinque minuti: grazie ad una splendida doppietta di Beppe Signori (incoronato Re dai tifosi della Curva Nord prima dell’inizio della gara) e ad un gol di testa di Alen Boksic, protagonista di una serie di accelerazioni che hanno messo in seria difficoltà la difesa granata.

Signori e Boksic
Signori e Boksic show: Lazio ok in un tempo – lalazio.com

Una gara che regala ai tifosi la consapevolezza di una squadra fortissima e dal potenziale offensivo enorme. Nel corso della gara Signori, Boksic e Casiraghi sfiorano ripetutamente il gol del 4-0, trovando nel portiere Pastine un muro quasi invalicabile.

La magia di Iannuzzi

Domenica 14 gennaio 1996: la Lazio ospita il Torino in una sfida destinata a restare nella storia. I biancocelesti dominano, vanno sotto (rete dell’ex romanista Rizzitelli) e sembrano destinati a soccombere. All’ultimo minuto l’arbitro concede un rigore ai biancocelesti per un fallo di mano di un difensore granata: ma dopo pochi secondi cambia idea e trasforma la scelta in una punizione dal limite. Una scelta assurda (il fallo era stato commesso nettamente in area). Il giovane Iannuzzi, alla seconda gara in serie A, non fa una piega: si prende il pallone e calcia una punizione perfetta, che regala alla Lazio il pareggio.

Iannuzzi in gol con la Lazio
La magia di Iannuzzi – lalazio.com

Ecco il suo racconto di quel concitato finale: “Era destino che segnassi. L’arbitro diede prima rigore e poi trasformò la decisione in punizione. Per me fu meglio così, perché non sarebbe mai toccato a me dal dischetto”. Il gol e la corsa sotto la curva nord. “Un sogno. Batto la punizione, segno e volo sotto la curva nord. Poi rientro in campo e vedo mio fratello Ivano, che giocava nelle giovanili e faceva il raccattapalle, che stava piangendo a dirotto. Mi stavo quasi preoccupando. Pensavo si fosse sentito male. Sono andato ad abbracciarlo e fu bellissimo. Qualche anno ho rivissuto una storia simile con Federico Chiesa, che dopo una rete è andato ad abbracciare il fratello in campo”.

La notte magica di Paul Gascoigne e il dramma di Valerio Fiori

“Ricordo ancora una gara di Coppa Italia di Paul Gascoigne nella quale fu protagonista di una serie di giocate incredibili. Gli riuscì praticamente tutto”. Nel racconto di Dino Zoff c’è la sintesi di una gara indimenticabile, nella quale il talento di Paul Gascoigne emerse in tutto il suo splendore. Il centrocampista inglese distrugge con i suoi numeri, i suoi dribbling, le sue accelerazioni, tutta la difesa del Torino, disputando un primo tempo eccezionale.

Valerio fiori e Gascoigne
La notte magica di Paul Gascoigne e il dramma di Valerio Fiori – lalazio.com

La Lazio lo chiude avanti 2-0, grazie ad un rigore di Signori (procurato da una prodezza di Gazza) e ad una rete di Neri. Nella ripresa il Torino torna in partita e dopo la rete del 2-1 di Fusi, trova il pareggio con una punizione di Scifo, che sfrutta una papera clamorosa di Valerio Fiori. Sarà l’ultima partita giocata dal portiere romano con la maglia della Lazio.

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