Quali sono i motivi che hanno portato Matias Vecino a non rientrare in campo nonostante sia stato considerato guarito a tutti gli effetti?
Che fine ha fatto Matias Vecino? Tornerà a disposizione di mister Sarri o potrebbe rischiare clamorosamente il taglio nella lista serie A? L’interrogativo è sorto da giorni nel quartier generale di Formello. E le ultime uscite dei biancocelesti non hanno fatto altro che fortificare la convinzione che il centrocampista uruguaiano possa seriamente rischiare di uscire dalla lista dei calciatori a disposizione del tecnico per il campionato.

Una scelta che potrebbe essere motivata dai continui dubbi sulle sue condizioni fisiche, dalla voglia di tornare ad inserire Dele Bashiru (attualmente escluso dal tecnico Sarri) e dalle prestazioni degli altri calciatori che sembravano a rischio taglio. Vecino potrebbe finire ai margini, soprattutto se non dovesse dare dei segnali positivi nei prossimi giorni.
Vecino, l’attesa di Sarri e le scelte
Ma andiamo per ordine: il centrocampista uruguaiano, alla quarta stagione in maglia biancoceleste, si è fermato il nove agosto, alla vigilia della partenza della squadra per la tournée inglese. Fino a quel momento, nelle quattro amichevoli disputate (con la Primavera, con l’Avellino e il doppio impegno turco con Fenerbahce e Galatasaray) si era sempre alternato con Dele Bashiru come mezzala sinistra. Sarri contava di recuperarlo per l’inizio del campionato, ma ha dovuto fare i conti con un forfait molto più lungo del previsto. “Vecino è tecnicamente guarito, ma le sue sensazioni non sono positive e tornerà in campo solo quando sarà sicuro”, aveva fatto sapere il tecnico alla vigilia della trasferta di Sassuolo.

Da quella data sono passati ventuno giorni: in questo lasso di tempo Vecino non ha mai messo piede in campo: per un paio di settimane, si è allenato con il gruppo in almeno due delle sedute di squadra, ma non è mai rientrato nell’elenco dei convocati del tecnico biancoceleste. Una situazione assurda. Che si trascina da tempo e che non regala al momento vie d’uscita in vista del futuro.
Quando tornerà in campo Vecino?
Quasi impossibile oggi rispondere alla domanda sulla data di ritorno in campo del centrocampista uruguaiano. Per i medici biancocelesti non ci sarebbero problemi a rimetterlo in campo: ma il calciatore continua a prendere tempo. Una scelta che riflette un disagio nato lo scorso anno, quando dopo l’infortunio patito il 24 novembre dopo Lazio-Bologna, fu considerato idoneo a tornare in campo. Alla vigilia di una gara europea venne spinto a forzare: con conseguenze drammatiche. Vecino si fermò nuovamente e fu costretto ad uno stop di altri due mesi. Ora non vuole rischiare: fino a quando non si sentirà sicuro, non forzerà il ritorno in campo.

Una situazione che però non si sposa con le esigenze del club biancoceleste e del tecnico, che si è trovato ad affrontare un’emergenza assoluta; che lo ha spinto a reintegrare Toma Basic. A lasciargli il posto è stato momentaneamente Dele Bashiru, escluso dall’elenco dei venticinque presentato in Lega. “Appena sarà a disposizione, tornerà”, ha detto il tecnico. Se la situazione non dovesse cambiare, Vecino rischia seriamente di essere l’escluso: anche alla luce delle prestazioni dei calciatori che erano finiti tra i papabili: Basic sta convincendo a suon di prestazioni, Lazzari (alla luce dell’emergenza sulle corsie esterne, viene considerato fondamentale) e Noslin ha dimostrato di poter essere utile alla causa. Sarri ha apprezzato il modo in cui è entrato in campo nel derby e con il Torino.
Ecco perchè Vecino, se non cambieranno le cose, rischia seriamente di essere tagliato: una situazione paradossale, se pensiamo che al centrocampista è stato appositamente rinnovato il contratto a giugno scorso, per metterlo a disposizione di Sarri e sopperire alla mancanza di rinforzi del reparto mediano. Sarri lo avrebbe volentieri utilizzato in questa prima parte della stagione, approfittando della sua esperienza e della sua conoscenza degli schemi. Ma ha dovuto rinunciare: potrà recuperare il tempo perduto?