Lazio-Juve, le pagelle: Basic stende Tudor. Lampi del “vecchio Isaksen”

Le valutazioni dei biancocelesti di Maurizio Sarri al termine della sfida contro i bianconeri di Tudor, nella sfida valida per l’ottava giornata di campionato. Le pagelle di Lazio-Juve

Un tiro secco e preciso, che serve alla Lazio per rompere l’equilibrio e portare a casa la vittoria e che affossa la Juventus di Tudor. Toma Basic si è trasformato nel vero simbolo di questa squadra. Da dimenticato a risorsa, da calciatore fuori rosa a elemento fondamentale per il gioco biancoceleste. La Lazio di Sarri batte la Juventus di Tudor e porta a casa una vittoria che potrebbe riaprire scenari impensabili: almeno fino a poche settimane fa.

L'esultanza di Basic
Lazio-Juve, le pagelle: Basic stende Tudor. Lampi del “vecchio Isaksen” – lalazio.com – La Presse foto

Provedel 7: Quarto clean sheet della stagione per lui, tornato prepotentemente al centro del progetto. Prima mezz’ora da spettatore non pagante: bravo e attento in uscita su David, si fa sentire in un paio di uscite alte in area di rigore. Regala sicurezza a tutto il reparto.

Lazzari 6,5: Nel primo tempo è attento, concentrato, voglioso. Come non accadeva da tempo. Spreca un giallo per fermare una ripartenza di Kalulu. Fa sentire la sua presenza, anche in area di rigore, svettando di testa. L’ingresso di Yildiz preoccupa Sarri, che preferisce spostare Marusic da quella parte, inserendo Pellegrini. Per la prima volta dopo tanti anni, qualcuno ha reagito in malo modo quando ha abbandonato il campo.

Mario Gila 7,5: Si incolla a Vlahovic, non concedendogli spazi: bravo in anticipo e nelle chiusure. L’ennesima prova di carattere e di personalità: unico errore, un pallone giocato con troppa sufficienza in fase difensiva.

Romagnoli 7,5: L’unica incertezza della gare è una svirgolata in area di rigore. Per il resto, annulla David, con una prova di grande concentrazione. Faro del reparto arretrato

Marusic 7: Non stava benissimo e limita le discese in fase offensiva: Conceicao è l’uomo più pericoloso dei bianconeri e nel primo tempo è costretto a limitarne le discese: ci riesce ad oltranza. Nella ripresa si piazza su Yildiz: il risultato non cambia.

Guendouzi 6: Stranamente poco preciso nei passaggi: commette un paio di errori a centrocampo, consentendo le ripartenze dei bianconeri. Gatti salva la sua conclusione dall’interno dell’area di rigore: poteva fare di più. Nella ripresa aggredisce ogni portatore di palla avversaria.

Cataldi 7: Cuce il gioco, copre, fa filtro e regala l’assist a Basic per il gol del vantaggio: questa la sintesi estrema di un primo tempo di spessore. Si ripete nella ripresa, toccando numerosi palloni e regalando solidità al reparto aretrato.

Basic 7,5: La ciliegina su una torta che aveva iniziato a sfornare un mese fa: il “vecchio Basic”, che Sarri aveva dimostrato di non gradire, non avrebbe calciato in quel modo dal limite dell’ara di rigore. O meglio, non avrebbe avuto la stessa serenità e la stessa tenacia. Oggi è un altro giocatore: pienamente al centro del progetto tecnico. Nella ripresa sfiora il raddoppio di testa ed esce per crampi, dopo l’ennesimo recupero difensivo.

Isaksen 7: Una delle più belle sorprese della gara: regala strappi, giocate e movimenti, ricordando il giocatore che da gennaio a marzo aveva trascinato la Lazio di Baroni. Un paio di giocate, nel primo tempo, avrebbero meritato maggior fortuna. Nella ripresa, quando tutti temevano che calasse alla distanza, continua a sprintare e a regalare ripartenze.

Dia 6: Cuce il gioco, scala spesso a centrocampo per aiutare la squadra nel palleggio. Zaccagni lo ignora, fallendo una ripartenza che aveva portato la Lazio ad un passo dal raddoppio. Scalando spesso in aiuto alla difesa, si fa vedere poche volte in attacco.

Zaccagni 6,5: Ottimo in fase di palleggio e di attenzione, meno nella lettura delle giocate decisive: ignora Dia, gettando alle ortiche un due contro uno, poi regala una punizione alla Juve franando su Koopmeiners. Finisce la gara in crescendo.

Pellegrini 6,5: Entra a freddo e parte subito con una grande chiusura su Koopmeiners. Personalità ed esperienza: entra con il piglio giusto.

Vecino 6,5: Quanto è mancato nei mesi scorsi… lotta su ogni pallone, attacca e difende con attenzione. Nel finale svetta su almeno una decina di palloni pericolosi in area di rigore.

Pedro 6: Subito uno squillo: la girata di sinistro che sfiora il palo. Si prende un rischio assurda con una scivolata su Conceicao nel finale.

Noslin 6: Entra nel finale, per dare una spinta al reparto arretrato. Si vede di più in aiuto alla difesa.

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