Lazio: Baroni ha smesso di ruotare la rosa, ma un dato in Europa aiuta a capire il perchè

Una delle critiche più frequenti che si rivolgono al tecnico biancoceleste per la frenata che la Lazio ha avuto in queste ultime settimane, è proprio quella di aver smesso di fare turn over

La Lazio è attesa ancora una volta a un mini ciclo davvero difficile, ma che mai come questa volta potrebbe risultare decisivo per l’esito finale di una stagione che, partita in sordina e con poche aspettative, dopo la campagna acquisti e cessioni messa in atto dalla società, a un certo punto ha schiuso orizzonti impensabili. Un quarto posto in classifica che vorrebbe dire qualificazione alla prossima Champions League e un percorso europeo che fa sognare addirittura una storica entrata tra le prime quattro squadre dell’Europa League.

Gestione rosa
Lazio: Baroni ha smesso di ruotare la rosa, ma un dato in Europa aiuta a capire il perchè – LaLazio.com – LaPresse.it

Una fase ascendente della stagione affrontata con il piede sull’acceleratore. Un girone d’andata, quello della Lazio, concluso al quarto posto assoluto con 35 punti, frutto di un cammino sorprendente coinciso anche con la qualificazione alla fase a eliminazione diretta dell’Europa League come testa di serie numero uno dopo le prime otto giornate della fase campionato. Poi però una brusca frenata, coincisa con l’arrivo del nuovo anno che ha compromesso forse il cammino in campionato e messo più di un dubbio in tutto l’ambiente sulla tenuta fisica e mentale della squadra.

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L’accusa che viene fatta a mister Baroni

Non era facile raccogliere le polemiche e il clima arroventato del mondo Lazio dopo la stagione passata, che aveva visto l’avvicendarsi di ben tre allenatori sulla panchina biancoceleste e soprattutto la partenza di alcuni dei giocatori che avevano fatto la storia della Lazio in questi ultimi anni. Marco Baroni è riuscito nell’intento di creare un gruppo coeso, sbarazzino e voglioso di rovesciare i pronostici provando a giocarsi le proprie possibilità su tutti i campi e in tutte le manifestazioni. Lo ha fatto sfruttando interamente la profondità della rosa che, molto probabilmente, mancava di picchi assoluti di qualità e bravura, un Ciro Immobile o un Luis Alberto per intenderci, ma con un buon livello medio che infatti, sfruttato e stimolato a dovere, ha dato risultati straordinari.

Baroni
L’accusa che viene fatta a mister Baroni – LaLazio.com – LaPresse.it

Chi giocava dava sempre il massimo, chi subentrava non voleva certo far rimpiangere chi era quel giorno titolare e la Lazio nel girone d’andata ha volato sia in campionato che in Europa. Poi dal derby di inizio gennaio in poi, complice qualche infortunio di troppo e qualche squalifica, il tecnico toscano ha cominciato a far giocare sempre più minuti a chi evidentemente considerava più titolare degli altri, con la conseguenza di vederli crollare fisicamente nelle ultime partite disputate.

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Ma in Europa fanno tutti così

Si è tanto discusso e tanto dibattuto nell’ambiente Lazio del perchè di questo cambio di gestione della rosa da parte di Baroni, ma poi, esaminando il cammino delle altre squadre italiane ed europee impegnate nel doppio impegno campionato coppe, ci accorgiamo che in tante stanno vivendo una situazione simile. Giunti alla 30 giornata di campionato, Baroni ha impiegato 10 giocatori per più di 2000 minuti totali: Provedel, Gila, Romagnoli, Marusic, Guendouzi, Rovella, Zaccagni, Isaksen, Dia e Castellanos. In Italia però non è solo Baroni ad aver portato alcuni giocatori della rosa a questi limiti. Gasperini con l’Atalanta ad esempio, ha portato ben 12 giocatori oltre la soglia dei 200 minuti e anche Inter e Juventus ne contano ben 11. Forse quindi più di un allenatore pensa di aver trovato la quadratura del cerchio del gioco che vuole proporre con la sua squadra con un assetto ben preciso. Ma anche in Europa troviamo situazioni simili.

Lazio
Ma in Europa fanno tutti così – LaLazio.com – LaPresse.it

Ad esempio in Inghilterra il Tottenham ha 12 giocatori come Atalanta oltre la soglia presa in esame, mentre sempre in Inghilterra Liverpool, i due club di Manchester, più il Monaco in Francia e la Real Sociedad in Spagna, ne contano 11 oltre i 2000 minuti. Dieci giocatori quasi sempre in campo, come ha scelto di fare Baroni con la rosa della Lazio, sono stati utilizzati anche da Arsenal, Newcastle, Cristal Palace, Athletic Bilbao, Eintracht Francoforte e Stoccarda. Tutte squadre, tranne rare eccezioni, che comunque disputano le coppe europee come i biancocelesti, alcune però sono club ricchissimi e con rose lunghissime, dove però il Guardiola, l’Arteta o l’Arne Slot di turno, hanno scelto di affidarsi ugualmente a un numero ristretto di giocatori per la maggior parte delle partite, considerati così dei veri e propri titolari.

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