Empoli-Lazio, ora la vecchia guardia deve dare la risposta giusta

I biancocelesti sono chiamati all’ennesima risposta dopo una prestazione per certi versi sconcertante, che ha visto il Parma sfiorare la vittoria prima del rocambolesco finale

Un finale di stagione che sembra una grande volata di una “classica” di ciclismo, sette squadre racchiuse in 4/5 punti in lotta per una posizione europea che a fine stagione possa almeno salvare l’annata. Tra una qualificazione alla Champions League e rimanere fuori da tutto, ballano piccoli dettagli che possono poi spostare il giudizio da positivo a disastroso. La Lazio dopo un cammino sempre nelle primissime posizioni ora è costretta a fare quasi filotto nelle quattro giornate che restano per tornare a giocare nelle coppe europee anche il prossimo anno.

Lazio
Empoli-Lazio, ora la vecchia guardia deve dare la risposta giusta – LaLazio.com – LaPresse.it

L’ennesimo pareggio casalingo rischia di compromettere davvero tutto. Era una grande occasione quella per battere il Parma e issarsi al quarto posto, addirittura a soli tre punti dal terzo occupato attualmente dall’Atalanta. Ma ancora una volta gli uomini di Baroni sono incappati in un inizio gara davvero scioccante, con il solito gol preso a freddo che ha messo subito in salita la partita. Soltanto l’ingresso in campo di un campione eterno come Pedro ha salvato almeno la faccia ai biancocelesti.

LEGGI ANCHE: Pedro titolare o part time? C’è un dato che Baroni non può prendere in considerazione

Una squadra svuotata

Diciamolo francamente, la gara contro i Ducali ha rappresentato una grande delusione per i tifosi biancocelesti che avevano appena rialzato la testa con la vittoria di Genova, dopo la tremenda delusione dell’eliminazione ai calci di rigore in Europa League a opera dei norvegesi del Bodo/Glimt. Una vittoria, peraltro attesa in casa da oltre tre mesi, avrebbe proiettato di nuovo la Lazio molto in lato in classifica in una posizione quasi privilegiata nel rush finale, padrona del proprio destino.

Serve una scossa
Una squadra svuotata – LaLazio.com – LaPresse.it

Una partita strana, approcciata male e poi mai accesa proprio dai cosiddetti titolarissimi che il tecnico toscano aveva scelto di mandare in campo una volta terminate le partite infrasettimanali. Proprio la vecchia guardia però è sembrata quella più giù di corda, quasi svuotata e c’è stato bisogno dell’ingresso dell’eterno Pedro, di Noslin e Tchaouna per riaccendere almeno l’orgoglio in una squadra che ha saputo comunque acciuffare un insperato pareggio sotto come era di due gol.

LEGGI ANCHE: Scherzo a Lotito, ecco perché è grave: si rischiano conseguenze penali

Serve la svolta dai senatori

Il solo Alessio Romagnoli ha interpretato la gara nella giusta maniera, tenendo prima in piedi la baracca il più possibile e poi chiamando l’assalto finale, rischiando il tutto per tutto negli uno contro uno a campo aperto contro qualsiasi avversario gli arrivasse contro e uscendone sempre vincitore. Una prova da vero leader, cosa che purtroppo non possiamo dire degli altri della vecchia guardia. Zaccagni e Guendpouzi ad esempio sono quelli apparsi più stanchi, quasi spenti anche nell’ardore. Tante, forse troppe le partite giocate, troppi i minuti non soltanto nelle gambe, ma anche nel cervello per avere ancora una volta l’adrenalina giusta per aggredire partita e avversari.

Pronta riscossa
Serve la svolta dai senatori – LaLazio.com – LaPresse.it

Zac è il giocatore che deve fare la differenza in fase offensiva, quello che deve puntare l’uomo, saltarlo in dribbling, caricarlo di falli se possibile, per cercare così assist o gol che oramai mancano da troppe partite. Il francese è sembrato per la prima volta lontano dal suo standard di rendimento, lui che di solito è l’ultimo ad alzare bandiera bianca, questa volta è sembrato il primo ad arrendersi per “manifesta inferiorità fisica”. Zaccagni, Guendouzi, Castellanos, Marusic anche lo stesso Rovella, devono essere loro a guidare il gruppo a dare l’esempio, dovranno essere loro a entrare in campo a Empoli facendo capire al resto dei compagni e ai loro avversari che la Lazio ha ancora fame e vuole a tutti i costi quel piazzamento europeo che merita.

Gestione cookie