Da Karsdorp a Manganiello, quanti errori arbitrali: fantasmi del passato per la Lazio

La Lazio paga caro l’errore arbitrale di Gianluca Manganiello: niente Sergej Milinkovic-Savic per i biancocelesti al derby.

L’ambiente Lazio è ancora scosso per quanto successo nella sfida contro la Salernitana. In occasione della dodicesima giornata di Serie A, il tecnico Maurizio Sarri aveva ben pensato di fare un po’ di turnover e di mettere in panchina i pezzi da novanta e soprattutto chi aveva giocato di più nelle ultime gare.

Troppi errori arbitrali: è ora di intervenire
Lazio-Salernitana – foto LaPresse

Per questo, al posto di Sergej Milinkovic-Savic, ha giocato Luis Alberto dal primo minuto. Solo che dopo l’1-1, con lo scopo di ribaltare la situazione, l’allenatore ha deciso di mandare in campo il Sergente. Scelta sciagurata visto quello che è successo in seguito.

Lazio penalizzata: è ora di intervenire e migliorare la classe arbitrale

La Lazio paga caro l'errore di Manganiello
Lazio-Salernitana – foto LaPresse

Nemmeno dieci minuti dopo l’ingresso in campo del centrocampista, il direttore di gara Gianluca Manganiello ha deciso di ammonirlo per un fallo inesistente. Il pestone rifilato dal serbo al rivale Dylan Bronn c’è ma è assolutamente involontario. Un contrasto non punibile con il fallo, visto che prima prende il pallone, e tantomeno con il cartellino giallo. Ammonizione giudicata da più di qualcuno chirurgica il cui obiettivo era quello di fargli saltare il derby. Milinkovic era diffidato e salterà perciò la prossima sfida, quella domenica pomeriggio alle 18:00 all’Olimpico contro la Roma.

Decisione tra l’altro in controtendenza da parte del fischietto di Pinerolo che fino a quel momento aveva tirato fuori un solo giallo. L’unico a prendersi un ammonizione da parte dell’arbitro in una gara non particolarmente cattiva, almeno fino a prima degli ultimi minuti, era stato il granata Lassana Coulibaly al 56′. Successivamente al giallo rifilato al Sergente, la situazione è sfuggita di mano a Manganiello che ha poi mostrato altri quattro cartellini. Due per parte e tutti negli ultimi venti minuti, recupero compreso.

Gli spettri del passato turbano il club

Una situazione che alla Lazio e ai laziali fa tornare in mente la stagione 2017/18, quella dei diversi torti subiti che alla fine non permisero ai biancocelesti di accedere alla Champions League per un solo punto. Vero, all’ultima giornata il club ha perso la sfida decisiva contro l’Inter, ma prima di allora diverse decisioni arbitrali avevano ostacolato il cammino della Lazio. Dal goal di mano di Patrick Cutrone contro il Milan non visto dal VAR all’espulsione di Ciro Immobile contro il Torino dopo che era stato il capitano biancoceleste a subire un fallo da rigore.

Insomma, la paura che possa ripetersi qualcosa del genere è tanta. Tuttavia, lo è anche la speranza che le cose possano presto cambiare. La classe arbitrare italiana, una volta tra le più apprezzate del mondo, è ormai caduta in basso e c’è bisogno di intervenire. In modo da non vedere più scene simili quella di Rick Kasdorp presentarsi a brutto muso davanti a Massimiliano Irrati, mettendosi testa contro testa al termine di Roma-Napoli, e rimanere impunito. Per la regolarità e la credibilità di questo sport, è fondamentale che qualcuno prenda in mano la situazione e risolva i problemi.