Delusione e confusione a Lecce. Lazio, quanto sei vanitosa: Sarri non si nasconde

Perde la Lazio. Dopo la Juventus cade anche con il Lecce. Tanta confusione in campo e in panchina, tanta la delusione a fine match.

Riparte nel peggior modo possibile la Lazio di Maurizio Sarri, in campionato. Ciro Immobile illude i tifosi biancocelesti, segna la rete dell’1-0 al 14’ del primo tempo. Sfrutta al meglio una prateria lasciata dalla difesa del Lecce e con un diagonale preciso segna all’angolino basso alla destra di Wladimiro Falcone.

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I calciatori della Lazio contro il Lecce – Lalazio.com

Poco dopo sfiora il raddoppio, il numero 17. Poi però la partita della Lazio cambia. Dura mezzora la gara dei biancocelesti che poi si sciolgono come neve al sole, senza riuscire più a riprendere in mano il gioco e la partita. Una sconfitta pensatissima, firmata prima dal pareggio di Strefezza e poi quella di Colombo, tutti e due i goal arrivati nel secondo tempo del match del ‘Via del mare’.

Lecce-Lazio: vecchi problemi non ancora risolti

Partita, inoltre, segnata anche dai buu razzisti nei confronti di Banda e Umtiti, il migliore tra i ventidue in campo. Con il centrale che è uscito in lacrime, ma anche tra gli applausi e i cori dei tifosi giallorossi che lo hanno incitato per tutta la partita. Oltre al danno la beffa per la Lazio, che perde rimontata come già accaduto diverse volte in questa stagione con il Lecce.

Un calo più mentale che fisico degli uomini di Maurizio Sarri. Un’abitudine che si ripete e se errare è umano, preservare è diabolico. Quasi come fosse un vizio, specchiarsi della propria forza e delle proprie giocate. Una Lazio vanitosa, che paga a carissimo prezzo la superficialità messa in campo al ‘Via del mare’.

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Un goal del Lecce contro la Lazio – Lalazio.com

Maurizio Sarri in conferenza stampa ha parlato di poca umiltà, come uno dei fattori che hanno inciso sulla nuova sconfitta della sua squadra. Ma ha escluso la presunzione, senza mezzi termini o giri di parole. Perché in fondo come ha detto il mister, in rosa, la squadra biancoceleste, ha solo Pedro che ha vinto trofei importanti. E poi ha aggiunto che i suoi ragazzi in campo si sono spenti come un fiammifero e forse metafora migliore non esiste per spiegare quanto accaduto con il Lecce.

La Lazio quindi dovrà subito pensare alla prossima gara di campionato, dell’8 gennaio. In casa contro l’Empoli. Ma la gara della ripartenza suona come un importantissimo campanello d’allarme. Anche perché tutte le dirette avversarie per un posto in Champions League hanno vinto o fatto punti.

Una sostituzione non voluta, Lazio in confusione in campo e in panchina

Delusione e confusione. E lo specchio è stata la sostituzione non voluta di Milinkovic-Savic. Anche questo è stato spiegato da Sarri. Un errore di comunicazione con lo staff, sintomo di un momento e di una gara da dimenticare il prima possibile. Restano però i dubbi.

Se non battiamo il Lecce, forse siamo inferiori a quello che crediamo di essere”. Anche in questo il Comandante non cerca alibi. Anche perché quella con il Lecce è la seconda sconfitta consecutiva nelle ultime due di campionato.