Stadio Flaminio, l’assessore Onorato alza la voce: messaggio chiaro a Lotito

Uno è stato eletto senatore della Repubblica lo scorso 25 settembre, l’altro, dal 3 novembre 2021, è assessore capitolino allo Sport, Turismo e Grandi Eventi. Claudio Lotito e Alessandro Onorato si conoscono da tempo, entrambi tifosi della Lazio, ora si trovano seduti a discutere attorno ad un tavolo per una questione spinosa: il destino dello Stadio Flaminio.

Lo stadio ai piedi dei Parioli, inaugurato il 19 marzo 1959, dopo neanche 24 mesi dall’inizio dei lavori, datato 1° luglio 1957, di fatto è una macchia per tutti coloro che hanno governato Roma negli ultimi anni, senza dimenticare le responsabilità di Figc e Coni che non hanno mai compreso appieno quanto profondo fosse il degrado dell’opera dell’ingegner Pier Luigi Nervi e di suo figlio Antonio, architetto.

Onorato dà scadenza a Lotito
L’ingresso dello Stadio Flaminio (Ansa)

Di quel capolavoro di ingegneria, una visione assoluta per l’epoca, restano solo l’erbacce, le infiltrazioni dell’ultima pessima riqualificazione che hanno contribuito a minarne le fondamenta, senza dimenticare il degrado urbano e sociale che vi abitano da tempo. Un abisso culminato, purtroppo, con il ritrovamento di un cadavere dentro la struttura la notte tra il l’1 e il 2 febbraio 20218.

L’ aut aut dell’assessore Onorato: “Aspettiamo la Lazio fino a Natale”

Lo stadio di proprietà è ormai imprescindibile per tutti i club della massima serie, a partire da Roma e Lazio. I giallorossi sono un passo avanti, Trigoria lo scorso 3 ottobre ha presentato lo studio di fattibilità per lo stadio a Pietralata, il prossimo passo, così come previsto dalla Legge Stadi del 2014, sarà la convocazione da parte del Campidoglio della Conferenza di Servizi preliminare.

Onorato dà scadenza a Lotito sul Flaminio
Lotito sorride allo stadio (Ansa)

I biancocelesti sono un po’ indietro. Solo lo scorso 1° settembre infatti, gli uffici competenti dell’amministrazione capitolina hanno protocollato la richiesta di accesso agli atti di Claudio Lotito, atto riguardante lo Stadio Flaminio. Il presidente della Lazio, lo scorso 7 ottobre, in occasione del centenario della nascita di Tommaso Maestrelli, nella Protomoteca del Campidoglio aveva dichiarato di non voler presenziare ad una conferenza di servizi al buio, scatenando la replica secca dell’assessore Onorato.
Quest’ultimo oggi, al Corriere dello Sport, per la prima volta, ha dato una scadenza a Lotito per effettuare lo step necessario a proseguire l’iter, insomma una chiamata senza possibilità di ulteriore rinvio. “La Roma ha avviato un iter e si sta comportando in modo molto serio. Alla Lazio sono state consegnate le carte del Flaminio da oltre un mese ed è tutto nelle mani di Lotito. Aspettiamo una proposta concreta. Noi siamo pronti.

Altrimenti di qui a due mesi troveremo una soluzione alternativa. Il Flaminio non può restare in quelle condizioni”, ha affermato l’ex esponente della Lista Marchini.
Entro Natale quindi sapremo un pezzo di verità in più sul futuro del catino. I tifosi di Piazza della Libertà vorrebbero un bel regalo sotto l’albero, ora la palla passa a Lotito,.