ESCLUSIVO, le pagelle di Vincenzo D’Amico: “Lazio mai all’altezza. Milinkovic pensava al mondiale” – VIDEO

Juventus-Lazio, match che chiude la quindicesima giornata del massimo campionato italiano, rappresentava uno snodo importante per entrambe le compagini. I padroni di casa arrivavano da cinque successi consecutivi in serie A, striscia “interrotta” dall’eliminazione in Champions. Biancocelesti che arrivano all’Allianz Stadium da terza forza del campionato, a meno tre dal Milan che alle 18 a san Siro ha superato 2-1 la Fiorentina portandosi a 33 punti. I romani sono ancora alla ricerca del terzo successo consecutivo in stagione, mai riuscito a Maurizio Sarri sulla panchina di Formello.

I bianconeri dopo un primo attento e prudente vanno in vantaggio al 43′ con Kean, bravo a trovare Provedel fuori dai pali. Sempre Kean al 54′ segna il raddoppio al termine di una trama innestata da Milik che ruba la palla a Cataldi. Di fatto la contesa termina qui, col sigillo finale di Milik al 90′ per il 3-0. Brutto risveglio per i biancocelesti che comunque sono quarti a 30 punti con l’Inter ma i zona Champions per lo scontro diretto. Sesto successo per la Vecchia Signora che ora è terza a 31 punti, meno due dal Milan secondo. Napoli capolista a 41. Pagelle e analisi ESCLUSIVA a LaLazio.com di Vincenzo D’Amico.

Per affrontare la sua ex squadra, Sarri va sul sicuro e cambia il minimo rispetto all’undici anti-Monza. Davanti a Provedel linea a quattro con Hjsay e Marusic esterni, Casale e Romagnoli centrali; mediana con Cataldi che torna in regia, Milinkovic e Basic interno sinistro; tridente senza variazioni, obbligato per le assenze, con Cancellieri, Anderson e Pedro.

Massimiliano Allegri ritocca il suo 3-5-2 alzando Fagioli e affiancando Rabiot a Locatelli, 3-4-1-2 liquido. In porta Szczesny, i tre centrali sono, Gatti, Bremer e Danilo; a centrocampo Cuadrado e Kostic sulle fasce, Locatelli in regia con Rabiot scudiero; Fagioli dietro Kean e Milik in attacco.

Juventus-Lazio: TOP E FLOP di Vincenzo D’Amico

Il momento del giallo a Milinkovic.
L’arbitro Massa ammonisce Milinkovic (laPresse)

Provedel 5: sul gol di Kean appare un po’ troppo fuori dai pali.
Hysaj 5: gara difficile perché dalla sua parte gravita Kostic, pericolo numero uno.

Dal 69′ Gila SV: entra in modo pericolante. Al 75′ un suo disimpegno errato serve a Milik la palla del possibile 3-0.
Casale 6: chiamato all’ennesima conferma, oltre a Sarri vuole convincere anche il ct Mancini. Sul primo gol di Kean non ha colpe specifiche.

Romagnoli 6,5: leader indiscusso, deve guidare la linea in una gara delicatissima. Cala nella ripresa come tutta la squadra ma non si sfalda.
Marusic 6: come il suo omologo a destra, deve limitare Cuadrado, tra le frecce preferite di Allegri. Non fa male.
Milinkovic 4.5: oggetto del desiderio anche dei tifosi juventini, Allegri gli tiene vicino Rabiot che lo limita. il serbo gioca il primo parziale sottotono, concluso con l’errore che al 43′ spiana il vantaggio bianconero. Da dimenticare la parte della ripresa in cui è rimasto in campo. Esce al 77′.

Dal 77′ Marcos Antonio 5: entra quando la gara è in mano alla Juventus, non può fare molto.

Cataldi 5.5: l’unico vero regista nella rosa di Sarri, stasera sbaglia il minimo ma il primo errore costa caro perché Milik al 54′ gli sfila la sfera innestando la trama del 2-0: esce quattro minuti dopo.

Dal 58′ Vecino 5: entra da vertice basso per Cataldi, poi dal 77′ si posta mezzala lasciando la regia a Marcos Antonio.

Basic 6: dopo gli ottimi minuti col Monza, confermato contro la Juventus. Una prova attenta, senza squilli ma fa il suo.

Dal 58′ Luis Alberto 5.5: Sarri gli chiede la qualità nella trequarti ospite.
Romero 5: il graffio al Monza vale la prima gara dall’inizio con la Lazio. Diligente, sulla fascia aiuta anche in ripiego su Kostic ma davanti la Juve lo limita bene.

Dal 69′ Cancellieri 5: non dà mai l’impressione di fare il massimo, non brucia mai l’erba come dovrebbe fare un 2002 in cerca di spazio.
Felipe Anderson 5.5: banco di prova arduo contro l’unica difesa che ha fatto meglio della Lazio.
Pedro 5: tra i migliori col Monza, oggi si alza l’asticella. Sempre al centro del gioco, meno brillante del solito come mostrano le due indecisioni in area al 52′ e al 64′.

All. Sarri 5: affronta la Juventus senza due terzi dell’attacco titolare, non sbaglia l’approccio e sul gol di Kean viene tradito da un errore di Milinkovic. Dopo il 2-0 la squadra sparisce e senza troppe frecce non ha i mezzi per ribaltare la gara, ma Allegri lo rispetta e lo imbriglia dimostrando di conoscerlo molto bene.