Noemi Bocchi, la denuncia è da brividi: “Ha cominciato a farmi…”

Noemi Bocchi e i dettagli sorprendenti, quanto inquietanti, in merito alla relazione con il suo ex marito: l’accusa è gravissima

La relazione tra Francesco Totti e Noemi Bocchi procede a gonfie vele. I due, come anticipato da Chi qualche settimana fa, hanno anche deciso di andare a convivere in un attico sito a Roma Nord. Oramai non si nascondo più e sempre più spesso vengono pizzicati insieme a qualche evento o nel corso della loro vita quotidiana.

Noemi Bocchi
Noemi Bocchi, la denuncia è da brividi: “Ha cominciato a farmi male” (Foto web)

Noemi, prima di salire alla ribalta per via della sua relazione con Francesco Totti, è stata sposata con Mauro Caucci. Dal matrimonio sono nati due figli, rispettivamente nel 2011 e 2014. La separazione tra Noemi e Mauro è avvenuta nel 2019 e la donna ha raccontato di aver vissuto anni molto duri, caratterizzati da mancanza di libertà e varie imposizioni volute dall’uomo.

La Bocchi, come spiegato dal Corriere della Sera che in un recente articolo svela i retroscena del processo di separazione, ha raccontato di essere stata obbligata a rinunciare agli studi e di essere stata privata della possibilità di cercarsi un impiego lavorativo.

Noemi Bocchi, l’accusa è gravissima: “Mio marito…”

Noemi Bocchi (Foto LaPresse) Lalazio.com

Il Corriere della Sera, come detto, ha svelato anche alcuni estratti della denuncia di Noemi nel corso del processo: “Mio marito ha cominciato a farmi mille pressioni per accettare le sue condizioni, promettendomi che non mi avrebbe fatto mancare nulla, come nulla sarebbe mancato ai nostri figli.”

Mauro Caucci avrebbe dovuto versare una cifra pari a 1250 euro mensili per il mantenimento dei figli, tuttavia ciò non sarebbe stato rispettato. Nel maggio del 2019 la situazione si aggrava a causa di una aggressione fisica dell’uomo nei confronti della Bocchi. Ad inchiodare Mauro, però, è un referto medico e per questo, ad oggi, come si legge nel suo capo di imputazione, deve rispondere: “Dell’aver violato gli obblighi di assistenza morale e materiale legati alla potestà genitoriale, serbando una condotta contraria alla morale delle famiglie, in particolare disinteressandosi, dopo essersi allontanato dal domicilio familiare, dei figli minori”.